PUBBLICAZIONI

Qui troverete tutte le pubblicazioni dei nostri soci aderenti all’associazione e prossimamente pubblicheremo anche i link delle case editrici a noi vicine.

Buona lettura!

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E’ da poco tempo uscito su Amazon il primo saggio del nostro
visionario primordiale Vincenzo Di Maio
Clicca sull’immagine della copertina del libro per acquistarlo

TITOLO DELL’OPERA
IMPERO
L’unico oltrepassamento possibile nella decadenza dello Stato-Nazione inserito nel suo Sistema Internazionale.
Un saggio di Ingegneria Politica.


Il titolo di questo brillante saggio breve è il frutto necessario di un travagliato periodo storico vissuto ancora oggi in prima persona da ciascuno nell’incertezza di una società liquida in balia delle onde del mare mentale. Rifacendosi all’inquadramento della radice di tutti i mali nell’attuale fase di metastasi del sistema internazionale, la forma dello Stato Nazione si presenta come problematica fin dalle radici medievali ponendosi in chiara antitesi alla Civiltà Imperiale. Il Nuovo Ordine Mondiale angloamericano non è altro che la sua speranza di sopravvivenza poiché nel sionismo l’unico cardine che si può ritrovare come sua antica paura è lo spettro del Sacro Ordine Imperiale in quella Vecchia Europa che corrisponde alla centralità geopolitica di tutta la globalizzazione tecnoeconomica. Le viscere della Tradizione Primordiale divampano come un fuoco rinnovato per salvaguardare di nuovo l’uomo dalle sue sciagure. È tempo di risvegliarsi e mettersi al servizio del Cielo andando oltre quei limiti indotti dallo schema politico illuminista della destra e della sinistra riportando in auge il significato più profondo della politica. L’intero volume è finalizzato ad individuare un modello politico di riferimento che renda attuabile ancora oggi la sacralità dell’imperium in attesa messianica di un imperatore planetario come il Kulika di Shambala e/o il Melchisedec di Salem, una prospettiva comparata fondata sulla visione di una teocrazia complessa che funga da fondamento costituzionale per la instaurazione di una nuova aristocrazia dello spirito. Il volume si interroga infine su come progettare il mutamento istituzionale a partire dall’elaborazione di una visione condivisibile, cercando di dare risposte concrete e stimoli per la generazione di un dibattito nuovo e ritenuto eretico da certi ambienti: una soluzione alla crisi europea e mondiale per una transizione verso la felicità.
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E’ da poco tempo uscito su Amazon il secondo saggio del nostro
visionario primordiale Vincenzo Di Maio
Clicca sull’immagine della copertina del libro per acquistarlo.

TITOLO DELL’OPERA
LA TERZA VISIONE PLANETARIA
La rivoluzione interculturale della Tradizione Primordiale nella visione anteposta fra Nuovo Ordine Mondiale e Nuovo Ordine Multipolare.


La Terza Visione Planetaria è una scrupolosa valutazione dell’alternativa alle visioni imperanti, l’esercizio dell’immaginazione come potere patafisico reale che mette a giudizio la visione della realtà sotto la lente legittima delle Sacre Religioni Tradizionali Rivelate e Autentiche.
Una valutazione equilibrata e realistica dei sistemi sociali umani secondo i dettami della Tradizione Primordiale, in qualità di fuoco di rinnovamento della specie umana in un periodo di transizione che dalla postmodernità ci porta alla primordialità intesa come capacità di riportare il genere umano all’antico ordine planetario.
Un ingegno di scienza, di politica e di etica che individua nella Devianza Originaria la figura complessiva del mostro contemporaneo da abbattere.
Un complesso e variegato panorama politico in cui trova spazio un orientamento di pensiero ricco di fecondi stimoli e interessanti spunti di ricerca. Una dottrina ricca di tematiche trasversali, “intriganti” e di grande attualità che offre un vocabolario utile a inquadrare meglio la realtà complessa che ci circonda al fine di generare una bussola utile a superare questo momento multipolare per trovare la strada per facilitare la venuta del Salvatore Promesso.
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E’ da poco tempo uscito su Amazon il terzo saggio del nostro
visionario primordiale Vincenzo Di Maio
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TITOLO DELL’OPERA
IL PRIMORDIALISMO VISIONARIO
Per un movimento politico internazionale quale via di uscita da questa epoca di caos calmo, al fine di approdare ad una rinascita universale del nostro pianeta.

Un manifesto politico.

Questa è l’ultima opera della trilogia composta con Impero e La Terza Visione Planetaria, una trilogia che cerca di focalizzarsi sulla via di uscita dal caos calmo di questa Apocalisse Soffice, un lavoro certosino di ingegneria politica che trova una via di uscita attraverso la realizzazione composta dello spontaneismo insito nell’attuale movimento internazionale di lotta e resistenza allo strapotere del Nuovo Ordine Mondiale, orientato a realizzare la distopia implicita e insita nell’Agenda 2030 dell’ONU, un opera che riguarda l’approdo ad una rinascita universale del nostro pianeta attraverso l’organizzazione di un movimento politico internazionale denominato Primordialismo Visionario. Un opera che vuole essere il manifesto politico di tutti Noi Visionari Primordiali che, in giro per il mondo, cerchiamo di resistere e di lottare in modo interiore, esteriore ed ulteriore all’attuale conformazione del potere occulto insito nella Devianza Originaria, mediante il mantenimento della fiamma viva della Tradizione Primordiale nei cuori degli uomini di buona volontà. Così, in questo modo, questo manifesto politico del Primordialismo Visionario vuole essere la bussola di riferimento per la progettazione di un mondo nuovo che sa di antico, al fine di lottare contro l’anarchia delle relazioni internazionali degli stati-nazione per realizzare l’Antico Ordine Planetario fondato su un sacro impero tradizionale, la progettazione di un futuro radioso finalizzato alla realizzazione di una nuova età dell’oro che si concretizzerà con la venuta del Salvatore Promesso dall’escatologia profetica delle Cinque Religioni Tradizionali Rivelate e Autentiche.

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E’ da poco tempo uscito su Amazon il secondo saggio del nostro
visionario primordiale Michele Perrotta
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TITOLO DELL’OPERA
IL FILO D’ORO
Considerazioni sulla conoscenza dell’universale nella Tradizione Primordiale


In questo lavoro, oltre a presentare la reale ed effettiva funzionalità dell’Esoterismo, proponiamo l’idea di una Tradizione primordiale, di origine ‘non terrena’, di cui le varie religioni o forme tradizionali presenti nel nostro pianeta non sarebbero che adattamenti determinati da distinti fattori storici e geografici ma con gli stessi precetti di valenza di ordine universale e di unità trascendentale. Per unità trascendentale delle religioni intendiamo che in ogni forma o dottrina vi sarebbero delle costanti che vanno al di là delle singole configurazioni e quindi le trascendono; una volta superata questa concezione, in cui tutto è unito da dei princìpi globali liberi dai dogmi di fede, sarebbe più rintracciabile e più adeguatamente assimilabile l’intelligibilità dell’Assoluto. E’ come far ritorno dal ‘mondo della parola’ al ‘mondo degli archetipi’, o, più esattamente, dalla dimensione terrena e materiale, sentimentale e religiosa, a quella metafisica in cui tutto è congiunto. Dunque le singole tradizioni altro non sono che incarnazioni della Philosophia perennis.
Il compito dell’impavido ricercatore di verità è quello di ricercare i frammenti di questa Tradizione primordiale, occultati e seminati un po’ ovunque nelle singole tradizioni, in modo da ricomporre nel proprio intimo questo prezioso mosaico smarrito. E’ stata la perdita della vera sapienza o l’oblio della più pura ed elevata intellettualità a far degenerare e poi disperdere questa sublime ‘conoscenza di ordine superiore’ alimentando in questo modo confusione e separazione tra le tradizioni sapienziali postume – nonostante vi sia ancora un Filo d’oro che le tiene strettamente legate alla più alta definizione di Verità. La principale causa della crisi del mondo moderno risiederebbe proprio in un perduto contatto con l’Esoterismo della vera Tradizione e nel conseguente estinguersi di dottrine che avessero il deposito di un corrispondente corpus di ‘conoscenze di ordine universale’.
Stretto dunque nella stringente morsa del materialismo, l’Occidente negli ultimi tempi ha degenerato, plasmato e trasformato quello che un tempo era il suo pensiero elevato in superstizione ed è stato spinto nel finto bisogno di un continuo consumismo di cose inutili dal punto di vista della crescita interiore.
Il tentativo di partire da una o più tradizioni ancora esistenti e da lì procedere per integrazione attraverso il recupero degli insegnamenti tradizionali genuini è basilare se ci rivogliamo allacciare a quel Filo d’oro che incarna la Tradizione primordiale. In diversi culti religiosi sopravvivono infatti, seppur in uno stato latente, quei ‘princìpi universali’ e quei simboli sacri capaci di riavvicinare le anime individuali a Dio. Questo saggio auspica ad un risveglio di quegli immortali valori che sono sempre eterni seppur assopiti negli angoli più intimi di ogni essere umano connesso alla frequenza dell’Amore in cui Dio esercita perennemente.
Si tratta di un breve ma conciso manuale su come dovrebbe essere polarizzato oggigiorno lo spirito di uno kshatriya, un guerriero della Tradizione.
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