di Vincenzo Di Maio
Seppure vogliamo accettare l’ipotesi rinnegativa sulle qualità positive delle civiltà terrestri nel nuovo mondo, senza scomodare il dibattito secolare con i propositivi come Las Casas, ciò non significa che la conquista del nuovo mondo non sia stato un sacrilegio.
Vi sono prove che oltre ai vichinghi ancora prima i cinesi e gli stessi romani conoscevano l’esistenza di altri continenti.
Ne è una prova il fatto che esiste in vaticano un planisfero del 1300 completo in cui risulta la stessa Antartide e di cui si sostiene che Colombo era a conoscenza di questa mappa, visto che il genovese era finanziato non solo dai reali di Spagna e da usurai ebrei ma anche da Roma papalina.
E quindi sorge spontanea una domanda.
Se le maggiori civiltà o addirittura gli antichi conoscevano già il nuovo mondo perché Colombo è stato inviato a metterne in scena la sua scoperta?
Era forse una volontà divina quello di separare la spontanea crescita dell’autosviluppo storico delle civiltà?
Se la risposta è affermativa allora significa che vi erano cattive intenzioni nella messa in scena di questa scoperta da ebete di un idiota che raccontava equivocamente di voler raggiungere le indie attraverso l’oceano atlantico.
E ritengo che la ragione di ciò sta tutta nella sconfitta dei ghibellini che ebbe inizio con la morte prematura di Federico II di Svevia, in quanto l’impero ha sempre funzionato come un argine verso i comportamenti sacrileghi.
Il male sta nel decidere di interferire sulla spontaneità dello sviluppo storico autocentrato di queste civiltà extra-eurasiatiche, esterne alle vicissitudini vicine e lontane tra le civiltà continentali di Eurasia.
Anche i musulmani erano a conoscenza del nuovo mondo eppure non l’hanno invaso. Infatti il vero movente secondo alcuni studiosi l’obiettivo era di ostacolare i commerci e i traffici sulle vie della seta.
Era una guerra contro il predominio della lontana Cina della dinastia dei Ming.
E non dimentichiamoci che gli usurai ebrei non finanziano a vuoto spedizioni senza ricavarne qualcosa.
Sono riflessioni che partono dal presupposto che il dio Quetzacotl degli antichi maya e aztechi era bianco con gli occhi azzurri e che profezia religiosa vuole sarebbe ritornato da est su quelle terre a cavallo di “farfalle volanti” nei tempi ultimi.
Il sacrilegio sta nell’interferenza della profezia. Questo è il male.
Poiché Dio è unico e le profezie sono tante quante sono le civiltà.
Questo è uno dei tanti motivi per cui il papato come istituzione, insieme al vaticano, deve scomparire dalla faccia della terra.
Per sempre.
Dio li maledica!

