LA LIBERAZIONE DELL’ITALIA DALLA COLONIZZAZIONE MORBIDA

di Vincenzo Di Maio

BOLLETTINO PATAFISICO DEL PROSSIMO 25 APRILE 2024

In questa Apocalisse Soffice che stiamo vivendo, grande è il disordine sotto il cielo, diceva Mao Zedong, e la situazione è dunque eccellente.

Bisogna comprendere molte verità che possono far male, delle verità che in Italia ineluttabilmente ci portano a fare i conti con la storia del popolo di ieri e la costruzione futura di domani, delle verità che possono essere mal digerite ma che sono degli incontestabili assiomi di un paese che deve trovare la sua via sciogliendo i nodi narrativi dell’immaginario collettivo attraverso lo sforzo di chi ancora oggi sopporta un ritualismo becero che non oltrepassa il limite del mantenimento dello status quo.

In primis, in questa giornata ricorrente di libertà e di socializzazione in seno al popolo italiano, bisogna ricordarci le concezioni chiave che non permettono l’unione delle genti ma la continua “divisione favorevole al potere vigente” che sopravvive grazie a queste illusioni che conchiudono la possibilità di poter vedere oltre le apparenze, laddove per la nostra gentes in oggetto si intende il popolo e non gli apparati di partito parlamentare, e quindi la gentes guidata dai movimenti extraparlamentari.

In secondis, bisogna affermare che la cosiddetta liberazione del 25 aprile 1945 non è stata altro che il culmine di una “guerra civile fratricida” in seno ai popoli europei ed asiatici, così come in Italia abbiamo avuto una guerra civile tra le genti italiche, una situazione laddove mentre italiani come i miei nonni combattevano per l’integrità del suolo italico contro l’avanzata massonico-mafiosa degli angloamericani, vi erano altri nonni che affermano di aver lottato contro la dittatura del nazifascismo italotedesco, accettando di fatto l’occupazione angloamericana da un lato e l’occupazione sovietica dall’altro lato, come dei liberatori che a suon di bombe e mitragliatrici hanno falciato ogni speranza di unione spontanea dei popoli europei, in aperto contrasto allo strapotere delle lobbies economiche multinazionali degli usurai che compongono ancora oggi il gotha dell’alta finanza globale.

In terzis, bisogna affermare che determinate frange degli stessi partigiani, accecati dalla brama ideologica del potere e in aperto contrasto con l’ideologia fascista, hanno commesso “crimini inutili” che potevano essere evitati ma che insieme agli eserciti angloamericani hanno umiliato poveri indifesi e povere innocenti senza offrire loro alcun senso di umanità, laddove emblematica è stata la fine di Benito Mussolini, che poteva benissimo essere sottoposto a giudizio pubblico di un tribunale popolare.

In quartis, bisogna affermare che dietro certi comportamenti sociali tenuti dai cosiddetti liberatori, durante questa guerra civile europea, si individua “la costante del ruolo ilico e demoniaco” di certi capi ribelli rispetto ad altri, nonché di certi reparti militari rispetto ad altri, ricavabili dal reperimento delle fonti storiche disponibili che hanno determinato la rielaborazione della prima e della seconda guerra mondiale come un’unica grande guerra civile sorta nel 1914 e terminata nel 1945, una guerra civile fratricida dove si è insinuato ogni comportamento meschino utile a dividere i popoli, innescando sofferenza e dolore attraverso la paura, il terrore e la persecuzione.

In quintis, bisogna affermare che le esperienze dei socialismi nazionali europei sono stati il vero nemico del capitalismo internazionale, il quale ieri come oggi è radicato maggiormente nelle nazioni anglofone di Inghilterra e Stati Uniti d’America e utilizza strumenti burocratici come l’Unione Europea (UE) o l’Organizzazione del Patto Nord Atlantico (NATO) e strutture organizzative come l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) per sovrastare le strutture delle nazioni e deviarle dal loro percorso spontaneo e naturale, al fine di generare un processo di inglobazione basato sulla democrazia rappresentativa liberale, in cui le le lobbies economiche multinazionali fanno la parte delle volpi rispetto ai leoni politici sacrificati sull’altare dell’ufficialità, che fa dell’Europa e dell’Italia in particolare, un territorio occupato da forze parassitarie sia in campo politico, sia in campo economico e sia in campo culturale, trasformando sempre più l’Europa in una landa desolata in preda ad orde di immigrati privi di civiltà e cura.

Quindi, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio.

Come abbiamo detto, di certo taluni partigiani erano dei soggetti ilici, se non anche veri e propri demoni, dove i secondi guidavano i primi, ma non bisogna dimenticare che anche certi grandi personaggi positivi della storia italiana, come Enrico Mattei, diventarono partigiani.

Questo per dire che da un lato la guerra civile italiana va rivista ma non va neanche sbrigata velocemente nè come liberazione felice e nè come sopruso di occupazione infelice, ma va rivista alla completa luce di una realtà complessa che attanaglia il popolo italiano nella narrazione dominante che legittima ancora oggi la colonizzazione delle forze di Yalta con il beneplacito di Vaticano, monarchici, massoni e mafiosi, tutti al servizio della plutocrazia dell’alta finanza globale.

Detto questo, credo sia necessario convertire politicamente questa festa per l’anno 2024 in una festa collegiale in cui tutti siamo chiamati ad opporci a tutti i nemici d’Italia e d’Europa, siano essi interni, esterni e ulterni, una situazione analoga relativa ai cardini dell’Asia, uno sforzo che può trarre opportunità dal caos generale presente prima che diventi un completo collasso sociale, prima che ci faccia trovare incorporati in una ennesima guerra mondiale, uno sforzo che ci può permettere di riscattarsi in nome della vera libertà.

Prepariamoci insieme per raggiungere la massima autonomia dell’Italia e dell’Europa, poiché il prossimo 25 aprile cadrà il prossimo anno 2024, iniziando da subito a lottare per la libertà dei popoli europei dal giogo della supremazia del Nuovo Ordine Mondiale e dal giogo di instabilità del Nuovo Ordine Multipolare, al fine di gridare insieme per la resurrezione della vera liberazione delle genti.

LA LIBERAZIONE DELL'ITALIA DALLA COLONIZZAZIONE MORBIDA
LA LIBERAZIONE DELL’ITALIA DALLA COLONIZZAZIONE MORBIDA

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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