SE IO NON FOSSI, NEANCHE DIO SAREBBE!

a cura di Andrea Cecchetto e Vincenzo Di Maio

Parole incomprese, fraintese, raramente comprese (purtroppo):

«[…] prego Dio che mi liberi da Dio, perché il mio essere essenziale è al di sopra di Dio, in quanto noi concepiamo Dio come inizio delle creature. In quell’essere di Dio, però, in cui Egli è al di sopra di ogni essere e di ogni differenza, là ero io stesso, volevo me stesso e conoscevo me stesso, per creare questo uomo che io sono. Perciò io sono causa originaria di me stesso secondo il mio essere, che è eterno, e non secondo il mio divenire, che è temporale. Perciò io sono non nato, e, secondo il modo del mio non esser nato, non posso mai morire. Secondo il modo del mio non esser nato, io sono stato in eterno, e sono ora, e rimarrò in eterno. Cosa invece sono secondo il mio esser nato, dovrà morire ed essere annientato, perché è mortale, e perciò deve corrompersi col tempo. Nella mia nascita eterna nacquero tutte le cose, ed io fui causa originaria di me stesso e di tutte le cose; e, se non lo avessi voluto, né io né le cose sarebbero; ma se io non fossi, neanche Dio sarebbe: io sono causa originaria dell’esser Dio da parte di Dio; se io non fossi, Dio non sarebbe Dio. Ma non è necessario capire questo» (Meister Eckhart; Sermoni tedeschi. Beati pauperes spiritu, quia ipsorum est regnum coelorum, pp. 132-133).

Meister Eckhart vuole riferirsi a non generare un rapporto tra soggetto e oggetto, ossia il manipolatore, nei confronti di tutte le creature e del creato ma di integrarsi nella creazione divina al fine di diventare un vero strumento di Iddio Altissimo Sommo Creatore.

Egli propensa a generare neanche un rapporto tra oggetto e soggetto, ossia la schiavitù e neanche un rapporto tra soggetto e soggetto, ossia all’egocentrismo, ma ad un rapporto tra oggetto e oggetto, ossia uno stato di beatitudine in cui non vige nè la schiavitù, nè la sete di potere, nè l’orizzontalità egoica ma la verticalità eroica di chi pensa agli altri sapendo di essere a sua volta pensato allo stesso modo: un senso arcaico e primordiale della vita sulla terra che conduce lo spirito ad enormi altezze animiche tipiche dei pneumatici gnostici.

SE IO NON FOSSI, NEANCHE DIO SAREBBE!
SE IO NON FOSSI, NEANCHE DIO SAREBBE!

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

Lascia un commento