di Mario Sommella
La mente umana possiede delle capacità superiori a quel che crediamo e che siamo in grado di manipolare la materia con la sola “intenzione”. In fondo, i più grandi segreti sono quelli più semplici, alla portata di tutti.
L’intenzione può essere stimolata volontariamente tramite esercizi di concentrazione e meditazione o involontariamente. Ci sarà capitato di pensare fortemente a qualcuno e poi di incontrarlo o di ricevere una sua telefonata. Ed è, infatti, proprio dalla mente o dall’insieme di più menti che si scatenerebbe un’energia capace di plasmare la materia.
Più menti che lavorano all’unisono, aumentano gli effetti di un pensiero: ecco il potere intrinseco dei gruppi di preghiera, dei circoli di guarigione, del cantare insieme e dell’adorazione di massa. I miracoli che avvengono nei luoghi di culto ne sono la riprova. Il pensiero collettivo si sintonizza su un obiettivo, quale la guarigione ad esempio, che poi si verifica. Successive scoperte, hanno dimostrato che l’intenzione focalizzata può perfino indurre delle alterazioni nella struttura molecolare dell’oggetto a cui è rivolta.
Alcuni scienziati tra cui i fisici inglesi Elmer Green e William Tyler, per comprendere meglio come tale energia agisca, decisero di studiare i guaritori a distanza. Le ricerche condotte rivelarono che, nel momento in cui essi inviavano l’intenzione di guarigione, si verificava un forte ed improvviso aumento di energia elettrostatica (iniziale), magnetica (susseguente) e fotonica (finale), tutto fisicamente quantificabile.
Dobbiamo avere fiducia nell’umanità o perlomeno in questa piccola “grande” parte di umanità, che piano piano sta crescendo ed influenzerà sicuramente il futuro. Non è forse evoluzione spingersi al di là del dogma, esplorando nuove frontiere dello spirito? Le nuove ricerche, proseguendo il cammino iniziato da Einstein, stanno dimostrando come lo sperimentatore – colui che vive – influenzi la realtà, che non è statica, ma dinamica e, in quanto tale, plasmabile.
Ogni pensiero che formuliamo, anche inconsciamente, produce un effetto. Non dovremmo mai dimenticarlo, poiché in esso si cela la chiave che ci permette di modificare il circostante.

