IL MITO DELL’AURA

a cura di Ottava di Bingen

“L’Essere primordiale (Prajàpali) s’infervorò e creò gli esseri viventi. Da lui esausto e
accaldato si alzò l’Aura
Era splendida, rilucente e trepida.
Vedendola cosi splendida, rilucente e trepida, gli dèi la presero di mira.
Dissero all’Essere primordiale: «Uccidiamola e prendiamole ciò che ha» .
Egli disse:
«L’Aura è una donna e una donna non si uccide;
le si prende ciò che si vuole e la si lascia in vita».
Agni [l’Onnivoro Fuoco ] le rubò il cibo.
So ma [la Luna, l’Ebbrezza] le rubò la forza guerriera.
Varuna [la Notte] le rubò il potere supremo.
Mitra le rubò la nobiltà.
Indra [l’Energia] le rubò il vigore.
Biihaspati [il Sacerdozio ] le rubò il lustro .
Sàvitri [l’Impulso ] le rubò la dominazione.
Pùsan [Abbondanza e fecondità] le rubò la ricchezza.
Sarasvati [il Verbo , la Pioggia] le rubò la prosperità.
Tvashtri [il Carpentiere Cosmico ] le rubò le sue forme vezzose.
Lei disse all’Essere primordiale: «Mi hanno preso tutto!».
Egli disse: « Fattelo restituire mercé il rito sacrificale.”
(Shatapalha Brahmani)

IL MITO DELL'AURA
IL MITO DELL’AURA

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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