IL PRINCIPIO DI ESSERE UN NATIVO SECONDO IL PRIMORDIALISMO VISIONARIO

di Vincenzo Di Maio

Essere Nativo di una nazione significa essere l’antitesi del sistema globalista vigente voluto dalla élite finanziaria che influenza prepotentemente il nostro mondo, un’antitesi essenziale che va alla radice delle proprie origini predisposte dalla memoria collettiva, la quale permette di far fiorire l’essenza di una nazione che preserva le differenze etniche regionali incentrate sull’unità delle comunità locali, impiantate dal radicamento del ruolo della famiglia allargata e da valori religiosi profondamente spirituali che interconnettono in completa integrazione con la natura personale, collettiva e totale di un paesaggio definito.

Pertanto per Essere Nativi di un preciso contesto nazionale bisogna comprendere che ciò significa ritornare all’Antico Ordine Planetario fondato su un sacro impero tradizionale, ultracontinentale e mondiale, un ordine che si pone come reale e concreto progetto di riaffermazione del primato della divinità sull’uomo, il quale stabilisce che l’uomo non è altro che una specie biologica del pianeta, una specie integrata dalla sua stessa divinità interiore definita da quella fiammella che è l’anima, strettamente connessa alle divinità celesti di cui è espressione, proprio come le divinità celesti sono espressione di Dio Altissimo Sommo Creatore.

Essere Nativo è nel mondo di oggi quindi, una necessità di Noi Visionari Primordiali, quali portatori dei valori eterni della Tradizione Primordiale, la quale nei secoli si è sempre presentata in aperta antitesi alla Devianza Originaria portatrice di caos, sia come disordine sociale, culturale e individuale, una visione completa della realtà che fa del PRIMORDIALISMO VISIONARIO – movimento politico internazionale, un fermento sociologico preciso in cui primeggiano le tradizioni etniche, culturali e religiose, strettamente inerenti alle Cinque Sacre Religioni Tradizionali Rivelate e Autentiche, che insieme permettono di individuare la reale entità del nemico di Dio Altissimo e dell’Avversario dell’Umanità.

In tal senso quindi, è importante tener presente che il continente eurasiatico di Aurania, come anche il continente americano di Atzlanti, il continente africano di Alkebulan, il continente oceanico di Alterjinga e il continente antartico di Aramu, è un continente che si sviluppa florealmente secondo un preciso ordine di impalcature che distinguono, allo stesso modo dei cardini continentali, i tre piani direzionali di accentramento che permettono la conformazione del pianeta, e che quindi in qualità di identità nativa continentale definisce un preciso quadro in cui i flussi di interscambio sono importanti tanto quanto il radicamento autarchico delle nazioni per i cardini continentali, un contesto mondiale dove tutte le cinque sacre religioni tradizionali rivelate e autentiche, non comportano un identificazione nazionale a causa della diffusione planetaria delle nostre sacre religioni.

Quindi per Essere Nativi bisogna prima di tutto aver chiaro che ci troviamo in una fase di mutazione vorticosa, che pone la necessità di mantenere salde le nostre radici antropologiche al fine di essere funzione divina della Nuova Creazione in atto, in attesa della venuta del Salvatore Promesso che toglierà i sigilli del cielo per preparare il mondo alla battaglia finale dell’Armageddon.

Buon cammino!

IL PRINCIPIO DI ESSERE UN NATIVO SECONDO IL PRIMORDIALISMO VISIONARIO
IL PRINCIPIO DI ESSERE UN NATIVO SECONDO IL PRIMORDIALISMO VISIONARIO

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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