a cura di Adriano Segatori
<<(Ci sarà) la divisione dell’umanità in due parti diseguali. Una decima parte riceverebbe la libertà della personalità ed un diritto illimitato su gli altri nove decimi. Questi dovrebbero perdere la personalità, trasformarsi come in una specie di gregge e per mezzo d’una illuminata obbedienza raggiungere, attraverso una serie di rigenerazioni, l’innocenza primordiale, qualcosa come il paradiso primordiale, dove, tuttavia, dovrebbero lavorare>> (p. 413).
<<(…) ogni membro della società vigila sull’altro ed è tenuto a denunciarlo. Ciascuno appartiene a tutti, e tutti appartengono a ciascuno. Tutti sono schiavi, e nella schiavitù sono eguali>> (p. 427).
<<(…) per scrollare sistematicamente le basi della società, disfarla sistematicamente e rovinare tutti i principi: per scoraggiar tutti e fare una sola minestra di tutto e di tutti>>. (p. 685).
Fëdor Dostoevskij, I demoni, Mondadori, Milano 1998.

