di Claudio Pirillo
I vitelli dei romani sono belli è un’espressione italiana che corrisponde a una frase grammaticalmente corretta della lingua latina: I, Vitelli, dei Romani sono belli (Va’, o Vitellio, al suono di guerra del dio romano). Il gioco di parole è apprezzabile in relazione alla profonda differenza tra significato italiano e latino, nonostante l’identità della frase nelle due lingue.
“A nessun ita(g)liano contemporaneo si può dire “I Vitelli Dei Romani sono belli”. Gli ita(g)liani odierni possono, al massimo, andare ad abbrutirsi in qualche discoteca fra droga, pornografia e alcool, bevendo insieme con quest’ultima sostanza (l’unica estranea – per natura – alla composizione chimica, fisica, minerale, dell’organismo umano) tutte le bischerate, le frottole, le baggianate dei media e delle scuole obbedienti al nuovo Minculpop che da circa ottanta anni avvelena l’ex popolo italiano. E si, perché l’ex popolo italiano sempre più itaGliano, è diventato un’accozzaglia anglofona e una plebaglia che scimmiotta tutta la spazzatura cinematografica, pseudoculturale, politica, sociale del più comodo “progressismo” utile al Mercato Unico, al Globalismo Satanico Tecnofinanziario. In ciò, gli itaGliani sono ben istruiti e condotti da compiaciuti e pasciuti domestici (i cosiddetti Ministri dei cosiddetti governi) del padrone d’oltreoceano, cui obbediscono con cosciente e cieco servilismo. I cambiamenti socioeconomici e politici innescati da una svolta decisa a tavolino già da decenni, hanno trovato la loro eco: le Risonanze all’interno di Universi relazionali psico – sociali che hanno creato gli effetti devastanti, nella mente delle persone, concretizzati nell’acquiescenza ovina delle greggi a ogni misura tirannica: dalla CREAZIONE delle emergenze sanitarie alla CREAZIONE dei conflitti internazionali in cui il paese itaGlia (scritto di proposito in tale forma) è stato coinvolto.
Poiché l’ex popolo italiano, nella sua quasi totalità, IN CUI ABBIAMO LA COSCIENZA DI NON RICONOSCERCI (perché abbiamo l’eguale coscienza di venire da un Mondo altro di altra Epoca) ad alcun livello, NON ha più né forma né ethos, essendo in tutta evidenza diventato un coacervo del peggio possibile, auguriamo un rapido dissolvimento di tale status quo, magari per intervento di una qualche forza cosmica, tanto fisica quanto metafisica, come unica possibilità rigeneratrice del popolo e della terra, ormai abbandonata dal suo Genius Loci e dal suo Genius Populi, che hanno ben pensato di ritrarsi nei luoghi inaccessibili per il fetore plebeo. In fine, annoto come la psicologia e la psichiatria e la medicina – ruotanti attorno “alla comunità scientifica” (non si sa di quale comunità scientifica si parli) come recita il nuovo codice deontologico degli psicologi italiani – abbiano deciso di essere ossequiosi verso il Sistema economico-politico dominante.

