di Mariano De Pardi
Oggi parliamo dell’ultimo libro del giovane esoterista Klod Nagàl, uno scrittore che definirlo esoterista è forse riduttivo giacchè le sue conoscenze non sono soltanto libresche. Egli ha vissuto esperienze che il 99% delle persone neppure potrebbe immaginare; cose paragonabili al film “Circle of Iron” (con David Carradine) colla differenza che la vita di Klod non è fiction ma realtà. Egli partì per l’Oriente munito soltanto di zaino e sacco a pelo, con l’intento di trovare uomini eccezionali sulla via della Conoscenza. Klod attraversò torridi deserti pietrosi, giungle impenetrabili, caotiche città indiane brulicanti di miseria umana, sentieri dirupati per montagne altissime, fino a giungere in valli remote nelle quali sorgevano antichi templi. Incontrò gli yogi, i sadhù, i rishi, i fachiri, i guru, i monaci e i santi. E a tutti costoro pose le domande cruciali sui misteri della Vita e della Morte. Ma non solo Oriente per Klod, che per non farsi mancare nulla si recò anche nelle americhe, laddove fu istruito dagli enigmatici stregoni del lignaggio tolteco-nagualista.
Il suo libro si propone di svelare il mistero del “Tunnel di Luce” (dal quale le anime vengono attratte dopo la morte del corpo fisico o in particolari circostanze) e di ciò che vi sarebbe oltre. La maggior parte degli appassionati di spiritualità pensa che il Tunnel conduca in un luogo di pace e amore, benevolmente ricevuti da angeli o da spiriti guida o da amici e parenti precedentemente defunti. I materialisti invece ritengono che tunnel e angeli siano solo allucinazioni indotte dall’organo cerebrale in situazioni critiche: Piero Angela nè parlo pure alla tivù.
La tesi di Klod Nagàl è assai più inquietante: il Tunnel sarebbe una trappola finalizzata a cancellare la memoria delle anime e costringerle a reincarnarsi nuovamente sulla Terra, che di fatto sarebbe un pianeta-prigione gestito da potenti entità parassite che si spacciano per entità buone. Tali entità farebbero credere che la Terra è un pianeta-scuola nel quale si ha l’opportunità di evolversi spiritualmente in concerto colla Legge del Karma. L’autore del libro (come si evince dal suo video qui sotto) è consapevole che questa tesi (della quale è profondamente certo) è un vero e proprio “sasso in piccionaia” che potrà suscitare forti reazioni emotive contrastanti, perché si propone di mettere in crisi convinzioni largamente diffuse tra il Popolo della Rete.

