di Costanza Bondi
La Complementarietà nel Divenire, atta e necessaria alla rigenerazione in eterno è racchiusa nell’assunto “Essere e Non Essere”, concetto che già nell’antico Egitto veniva rappresentato col simbolo dell’anello che contiene il Creato Tutto.
Se per Eraclito la realtà è un insieme di elementi in continua lotta fra loro, ne consegue che ogni aspetto della realtà è allora costituito dalla lotta dei contrari, inscindibili ognuno dal proprio opposto. Ogni coppia, pertanto, esprime complementarietà. Il dualismo degli opposti così diviene il dualismo dei complementari, assunto confermato anche dall’hermetismo con le Leggi della Polarità e del Ritmo.
Il rinnovamento in se stessi può quindi essere analizzato sia dal punto di vista lineare che ciclico.
In termini di tempo lineare, di palingenesi si tratta, da non confondere con resurrezione, rappresentando il passaggio dal tempo fisico al tempo psichico che non presuppone, come nel caso anastasico, la morte del corpo fisico. Tale è infatti il percorso compiuto dall’uomo vivo, la Grande Opera di rinascita spirituale in una vita corporea, fatta di ascensione a gradini dal tempo umano al tempo cosmico dell’aiòn – αἰών-eone, dalla radice indoeuropea *ai-w- è la forza vitale che porta all’eternità, racchiudendo in un concetto solo l’età del presente e l’età del divenire – per addivenire non più linearmente tra un passato che non è e un futuro che ancora non è, cioè la trascendenza del tempo fisico.
Palingenesi, quindi, come resurrezione in vita.
Anastasi nel corpo.
Rinnovamento nello spirito.
Alejandro Jodorowsky: “Evolvere non significa divenire più santi o più intelligenti, ma diventare sempre più coscienti. (…) Viaggia dentro te stesso. Vai oltre i limiti della ragione. Entra nell’ignoto. Lascia che ciò che sei divori ciò che non sei.”
Dal sito della Xpublishing www.xpublishing.it è possibile scaricare la versione digitale.
Per ricevere arretrati e per ulteriori informazioni, telefonare a +39 0774 403346

