di Giuseppe Aiello
se è vero che stiamo vivendo la fase finale del kali yuga…se leghiamo ciò alla visione islamica del progressivo invio di Profeti, ogni tradizione è “studiata” per ogni specifico ciclo e possiede determinate caratteristiche proprio a causa del ciclo in cui si “trova”, proponendo anche un diverso approccio alle “cose” fondamentali
per esempio, con il Vedanta, la realizzazione passa per l’eliminazione della maya, mentre con il Tantra, che nella tradizione hindu è “l’approccio” dei tempi ultimi, la realizzazione avviene “per mezzo” della māyā (che quindi assume un ruolo “positivo”)
…e nell’Islam, essendo l’ultima tradizione del ciclo, abbiamo uno “scudo” protettivo molto forte, la shariah, appunto perché ci troviamo nella fase “tempestosa” del kali yuga, però ci deve essere anche un modo per “sfruttare” e “cavalcare la tempesta” (sempre indossando lo scudo, l’adab, e la shariah)
per essere come “un giardino colpito da un tempesta, che [invece di essere distrutto], raddoppia i suoi frutti “ (Sacro Corano)

