AL-GHAZALI SULLE CINQUE QUALITA’ DA RICERCARE IN UN AMICO

a cura di Giuseppe Aiello

La prima è l’intelligenza, o ‘aql. Un amico dovrebbe essere soprattutto intelligente, un ‘āqil, e per intelligenza qui Ghazali non ha in mente l’intelligenza “profana”, l’acume analitico o la cultura accademica, ma qualcuno che, in poche parole, capisce la natura delle cose o le vede come sono. Per estensione, implica comprendere le conseguenze delle azioni. In altre parole, Ghazali ha in mente una persona che non è fuori contatto con la Realtà – che è un segno di ‘aql. Avere uno sciocco (aḥmaq) come amico, d’altra parte, significa avere un amico che può ferirti quando intende trarne beneficio, o che “porta mal di testa” anche quando desidera il bene.

La seconda qualità da cercare è il buon carattere, ḥusn al-khuluq. Il Profeta ne parlò dell’importanza in numerose tradizioni, tra le più note vi è quella “Sono stato mandato a mantenere un perfetto carattere” (bu‘ithtu li utammima makārim al-akhlāq). E c’è anche l’hadith che recita: “La più pesante [delle azioni] da mettere sulla bilancia (mīzān) [della Resurrezione] sarà un buon carattere”.

Per Ghazali, l’importanza del carattere è che impedisce di agire in modo sconsiderato quando si è sopraffatti dalla rabbia o dalla passione. In una relazione umana stretta, questa mancanza di controllo può essere particolarmente dannosa. Il danno irreparabile causato, ad esempio, da certe parole pronunciate in un momento di rabbia, è noto a tutti noi. Ghazali è esplicito nel dire che l’intelligenza da sola è lungi dall’essere sufficiente per l’amicizia, poiché non garantisce l’autodisciplina o il controllo della volontà, che per Ghazali è strettamente legata a come si è modellato il proprio carattere nel tempo. Parte del buon carattere implica anche l’essere liberi dal vizio dell’avarizia (bukhl), che, come affermerà in seguito Ghazali, costituisce un cattivo ingrediente nella compagnia.

La terza qualità che si dovrebbe ricercare è quella di non essere un peccatore ostinato o un fāsiq. E per fāsiq non si riferisce semplicemente a un individuo che può essere caduto in peccati gravi o mortali, ma che senza coscienza religiosa non riesce a trattenersi dal perseverare in essi. “Chi teme Dio”, per citare Ghazali, “non persiste in un peccato grave, e quanto a chi non ha timore di Dio, non può essere sicuro dalla devastazione (ghā’ila) che potrebbe provocare”. Ghazali insiste sul fatto che l’amicizia (sadāqa) di tale persona è, alla radice, volubile (yataghayyaru bi taghyīr al-aghrāḍ), poiché è incline a fluttuazioni e turbolenze interne, facilmente spinto dai venti del desiderio selvaggio.

La stessa instabilità nella sua vita morale e religiosa personale troverà d’altronde un riflesso, per Ghazali, nel rapporto con gli altri. In altre parole, la sua incapacità di essere leale a una legge superiore si tradurrà in un’incapacità di essere leale nell’amicizia.

Ghazali dice anche che si dovrebbe evitare l’amicizia di un mubtadi‘, cioè di un “eretico” o di un “innovatore”, e questo include i mistici musulmani erranti. Cita con approvazione il consiglio di Sahl al-Tustari: “evita la compagnia di tre [tipi di persone]: uomini di potere negligenti, recitatori ipocriti del Corano e sufi ignoranti (al-mutaṣawwifa al-jāhilīn)”.

Bisogna infine evitare chi è avido del mondo (al-ḥārīṣ ‘alā al-dunyā), poiché “la sua compagnia è veleno letale (summ qātil)”. Le anime per natura sono profondamente influenzate le une dalle altre, e colui il cui cuore è preoccupato dall’amore per questo mondo finirà, inevitabilmente, per versare qualcosa di quell’amore nei cuori di coloro che lo circondano, attraverso il suo incessante parlare e preoccuparsi di esso. Si dovrebbe invece cercare l’amicizia di coloro segnati da zuhd o distacco, poiché la loro indifferenza verso questo mondo lascerà un segno indelebile nella propria anima, consentendo di percorrere meglio la Via dell’Aldilà.

AL-GHAZALI SULLE CINQUE QUALITA' DA RICERCARE IN UN AMICO
AL-GHAZALI SULLE CINQUE QUALITA’ DA RICERCARE IN UN AMICO

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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