di Otrumis Xi
Il testo antico Karna Parva, racconta la storia della guerra dei “Deva” , gli “Asura” e del grande condottiero Sankara Mahadeva che si spostava nel suo ” raggiante veicolo celestiale, un Vimana. ” E’ scritto che attaccò la tripla città di Tripura dei suoi nemici, anch’essi “divini” Daitya e Danava, distruggendola completamente con la sua arma divina e mandando le razze ribelli a bruciare in fondo all’Oceano di Occidente. Il testo dice: ” L’ illustre divinità partì veloce, ed il suo mezzo, che rappresentava il centro dell’ intero universo, entrò nella tripla città. Si sentirono urla di dolore lanciate da tutti quelli colpiti. La tripla città fu distrutta, e con lei gli Asura e i Danava furono sterminati dagli dèi (Deva) e mandati giù nelle acque profonde.” Il mito ci dice che dai Figli di alcuni” Deva”e dalle Figlie degli Uomini nacquero i Daitya, i Danava, (Nephilim biblici??) .
Nel Rig Veda, gli “Asura” sono gli esseri divini negativi, e la loro etimologia deriva da Asu, respiro, il “Respiro vitale ”, ed ha lo stesso significato dello Spirito Supremo, l’Ahura di Zoroastro iranico. (per i Persiani gli Asura erano invece gli Dèi positivi).
Interessante è la presenza nella mitologia scandinava di una classe di divinità dall’aspetto nordico, biondi, ovvero gli “Æsir” con funzioni e prerogative simili agli Asura Indo – Iranici, ugualmente in lotta con la classe avversaria dei Vanir. Interessante è notare come, secondo alcuni, in lingua etrusca il termine “Aesar” significhi divinità. (Francesco Inghirami, Monumenti Etruschi o de etrusco nome, Badia Fiesolana, 1821, p. 259)
Tutto ciò è una prova del legame forte tra i popoli indoeuropei .
Secondo l’interpretazione evemeristica di Snorri Sturluson, gli Asi erano originari dell’Asia e da quel luogo si sarebbero “spostati” seguendo il loro capo Odino verso le terre del nord, fermandosi in Svezia (Svíþjóð). La loro patria d’origine era Ásaheimr (“regno degli Asi”), anche chiamata Goðheimr (“terra degli Dèi”), e capitale di tale regno era Ásgarðr ovvero il “recinto degli Asi”.
Nel racconto riportato nella Saga degli Ynglingar, Ásgarðr era un centro di culto dove si tenevano solenni sacrifici cui presiedevano dodici sacerdoti (díar o drótnar) che erano nel frattempo i capi a cui spettavano le decisioni. Essi poi sarebbero stati divinizzati dai loro sudditi; nel caso di Odino, in particolare, si dice che, prossimo alla morte, lasciò la Svezia affermando che aveva l’intenzione di tornare nella sua antica patria, detta anche Goðheimr (“paese degli dèi”) e i suoi seguaci credettero che da allora egli vivesse in eterno ritornato ad Ásgarðr.

