di Roberto Siconolfi
Oggi 15 dicembre 2023, muore Toni Negri, le cui analisi andrebbero studiate, e non liquidate con sufficienza o disprezzate.
Meglio di altri è riuscito a comprendere l’essenza dell’Impero, delle società a capitalismo avanzato e della postmodernità più in generale.
Liquidità dei rapporti, sorpasso delle forme classiche di sovranità, nuove forme aggregative oltre quelle otto-novecentesche, dominio e penetrazione del potere ad un livello meno marcato e visibile ma personale, e tanto altro.
E sarebbe una ingenuità anche pensare di voler tornare indietro, tentando di ripristinare forme di sovranità appartenenti ad altra epoca, in generale in politica, a livello sociale, quanto nello Stato.
Le nostre società (occidentali) hanno già introiettato tutto questo, in particolare i giovani i quali non sanno più cosa farsene di tutto ciò.
Il problema casomai sono le soluzioni, il vero errore o meglio, la soluzione politica che tutta una schiera di pensatori postmoderni dai post-strutturalisti alla Deleuze e Guattari, ai postumanisti alla Marchesini, è il loro modello di approdo.
Un errore che compiva all’epoca anche il Marcuse, la cui analisi rompeva giustamente con quella dei marxisti ortodossi in merito alla complessità della struttura sociale e antropologica, andando oltre il mero piano economico e materiale, ma la cui soluzione era una liberazione ancora maggiore delle pulsioni e delle forze caotiche alla base della realtà.
Ne*ri è rimasto fedele a posizioni anti-sistemiche, per quanto criticabili da me per primo, fino alla fine, mentre i babbioni che lo condannarono a morte nel carcere di Palmi, in una specie di faida all’interno della sinistra extra-parlamentare, i profeti del partito dei professionisti della rivoluzione e dello Stato operaio cedettero o si vendettero uno per uno (le BR).
Evidentemente giunti a un certo livello di conflittualità non si può fare altrimenti, evidentemente la lotta politica nelle società attuali va portata su altri piani rispetto alla classica “presa del potere”.
Un insegnamento che vale anche per oggi!

