DISTOPIA TECNOLOGICA

di Mike Plato

CON LA TECNOLOGIA STIAMO RINUNCIANDO ALLE NOSTRE POTENZIALITA E LE STIAMO DELEGANDO ALLE MACCHINE….

IMMAGINIAMO CHE MATRIX SIA L’ANTEFATTO DI DUNE (TERMINATOR LO È DI MATRIX, UNA FASE EVOLUTIVA DI SKYNET) ….LADDOVE POSSA ESSERE IL NOSTRO POSSIBILE FUTURO

Questo dialogo, tra Paul e la Reverenda Madre Bene Gesserit, non è stato inserito nel film di Villeneuve…

“Disse Helen Moyan: Un tempo gli uomini dedicavano il proprio pensiero alle macchine, nella speranza che esse li avrebbero liberati. Ma ciò consentì ad altri uomini di servirsi delle macchine per renderli schiavi.

– «Non costruirai una macchina a somiglianza della mente di un uomo» – citò Paul.

– Così dice la Bibbia Cattolica Orangista, e così fu ripetuto dal Jihad Butleriano assentì la vecchia. – Ma in realtà la Bibbia C.O. avrebbe dovuto dire: «Non costruirai una macchina che contraffaccia la mente di una persona umana»…La Grande Rivolta ci ha liberati da una stampella – dichiarò la vecchia. – Ha costretto la mente umana a svilupparsi. Scuole furono fondate, per sviluppare il talento umano”.

Beh si vede che HERBERT fosse legato al Movimento del Potenziale umano

Nel Film Dune non viene raccontato un antefatto presente invece nel grandioso romanzo di Herbert: il Jahad butleriano…è l’evento costituito dalla grande rivolta contro le macchine dotate di intelligenza artificiale, svoltasi tra il 201 B.G. e il 108 B.G. e guidata da Serena Butler. Frank Herbert nell’originale ciclo di Dune cita più volte l’evento, ma non descrive i fatti relativi al Jihad Butleriano, che si svolgono molti secoli prima delle vicende narrate. Nella saga di Dune, il Jihad Butleriano è comunque una parte fondamentale del passato mitico a cui più volte si fa riferimento durante la storia, e che per la sua persistenza nella mentalità dei personaggi del suo universo e la sua importanza per la creazione del contesto costituisce uno dei pilastri della storia futura ideata da Herbert. Il Jihad Butleriano è stato in seguito narrato nella trilogia Legends of Dune, un prequel del ciclo originale, scritto da Brian Herbert e Kevin J. Anderson. La ribellione contro i computer e le macchine pensanti è mossa dal fondamentale principio religioso della Bibbia Cattolica Orangista che recita “non sfigurare la tua anima”. Il carattere religioso della guerra le conferisce l’appellativo di Jihād (جهاد, dall’arabo ǧihād, col significato di “massimo sforzo morale” e, impropriamente, “guerra santa”), e il suo risultato, oltre all’introduzione del tabù contro le macchine pensanti, favoriva lo sviluppo delle capacità degli esseri umani. Nascevano così i mentat, calcolatori umani, persone addestrate ad usare la logica al massimo livello; le Bene Gesserit, profonde conoscitrici dell’animo umano, in grado di controllare ogni proprio pensiero e ogni muscolo del corpo, capaci di leggere attraverso i segnali somatici le emozioni delle persone e di comandarle tramite la Voce, ovvero una modulazione della voce e un tono profondamente incisivi sulla mente di chi la ascolta; inoltre, i Navigatori della Gilda Spaziale sostituivano i computer nel trovare nello spazio il percorso da seguire, grazie alla loro prescienza lineare favorita dalla spezia, il melange. Herbert non ebbe il tempo di concepire l’intera storia precedente alla saga di Dune, per cui è probabile che il nome della battaglia sia stato un semplice riferimento a Samuel Butler, un contemporaneo di Charles Darwin, che quattro anni prima della pubblicazione de L’origine delle specie scriveva:

«Cosa succederebbe se la tecnologia continuasse ad evolversi così tanto più rapidamente dei regni animale e vegetale? Ci sostituirebbe nella supremazia del pianeta? Così come il regno vegetale si è lentamente sviluppato dal minerale, e a sua volta il regno animale è succeduto a quello vegetale, allo stesso modo in questi ultimi tempi un regno completamente nuovo è sorto, del quale abbiamo visto, fino ad ora, solo ciò che un giorno sarà considerato il prototipo antidiluviano di una nuova razza… Stiamo affidando alle macchine, giorno dopo giorno, sempre più potere, e fornendo loro, attraverso i più disparati ed ingegnosi meccanismi, quelle capacità di auto-regolazione e di autonomia d’azione che costituirà per loro ciò che l’intelletto è stato per il genere umano»

DISTOPIA TECNOLOGICA
DISTOPIA TECNOLOGICA

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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