di Alessio De Angelis
Gli esseri umani che realmente compiono un lavoro su di sé sono mosche bianche. Questo perché la virtù più difficile da sviluppare è la Buona Volontà, che è l’energia della prima persona della Trinità (il Padre, polarità positiva dell’Anima). L’umanità è attratta dall’astrale come le falene dalla luce, la Buona Volontà negli uomini raramente è abbastanza forte da fornire la spinta sufficiente per liberarsi dal giogo dei desideri grossolani. Il problema è che dal punto di vista astrale e psicologico sono desideri anche la paura, la rabbia, la gelosia, l’invidia, etc. Questo rende l’umanità profondamente masochista e sadica. Ci sono degli esercizi psicologici che, se praticati, ti guariscono da fobie e paure, ma senza Buona Volontà è impossibile attuarli.
Io vedo Buona Volontà nell’ipocondriaco che guarisce dalle sue fobie, nel narcisista che supera il suo disturbo di personalità, nel borderline che vince la sua dipendenza affettiva.
Queste persone sono realmente sulla via della spiritualità a prescindere se hanno approcciato razionalmente a una filosofia di vita spirituale, se sono atei o cristiani, buddisti o teosofi. Vedo persone che si riempiono la bocca di spiritualità, ma lo fanno solo per apparire belle agli occhi altrui e propri; invece all’atto pratico non esercitano la Buona Volontà, ma coltivano solo il proprio ego. Non è un caso se nei vangeli Gesù è così duro con gli ipocriti: essi si precludono da soli la propria evoluzione spirituale e la precludono anche agli altri. “Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!”
Prima di giudicare male chi è affetto da un disturbo psicologico, dovremmo chiederci se noi al suo posto avremmo avuto la forza di guarire dai suoi traumi e, dato che ci siamo, chiederci se abbiamo già superato tutti quelli che abbiamo noi, perché non esiste un essere umano al mondo esente dalle prove della vita.

