LA MIA GUARIGIONE E’ GIA’ IN ATTO

di Marco Guzzi

Normalmente affermo che la mia vita sia sempre stata attraversata da una ricerca costante della verità.

Ed è vero.

Ma se scendo di più nell’ascolto di questa affermazione credo che dovrei precisarla così:

tutta la mia vita è un confronto serrato con il mistero della sofferenza, un vero e proprio corpo a corpo con il dolore, per indagarne la natura, e il significato, ma ancor più per alleviarlo, e, se possibile, dissolverlo.

La mia ricerca della verità, in altri termini, è sempre stata una contestuale ricerca della salvezza, della salute piena, della perfetta e completa guarigione.

La mia domanda più profonda, che solo di decennio in decennio mi si è chiarita nella sua semplicità, è questa: c’è in me un luogo indenne rispetto al dolore? sussiste una dimensione nell’essere umano che non sia travolta dalla sofferenza, e in definitiva dalla morte?

E ciò che ho compreso, grazie a Dio abbastanza presto, è che effettivamente in noi sussiste una qualche potenza che può fronteggiare il male, mettersi di fronte al dolore, e che quindi ne è in parte libera, separata, indenne appunto.

Questa è stata perciò ed è tuttora la prima parte del mio lavoro quotidiano: tentare di stanziarmi in quel luogo, rinforzarlo, cercarlo in tutti i modi possibili, sperimentando ogni forma di tecnica o di pratica, con esiti, per fortuna, sempre abbastanza soddisfacenti.

Più sono andato avanti però e più mi si è evidenziato un secondo motivo di ricerca: e cioè: come può questa dimensione indenne e santa, in quanto separata dal mondo della sofferenza, operare sul corpo del mio dolore? può farlo? se cioè io riesco a farmi assorbire almeno un po’ dalla Sfera della pace intatta, posso da lì operare, o meglio può quello Spirito indenne operare sulle mie sofferenze? può risanarle? posso guarirle? e in che misura?

E qui la rivelazione del Cristo mi ha aiutato in modo determinante a rispondere un forte: Sì!

Sì l’Io umano può prima disidentificarsi dal proprio corpo di dolore e poi ridiscenderne dentro, per operare mirabili guarigioni.

Questo ci ha mostrato il Cristo, appunto incarnandosi nel nostro corpo di dolore per risanarlo definitivamente.

Ma affinché il miracolo possa avvenire non dobbiamo custodire alcuna pretesa, dobbiamo affidarci al mistero senza difese e senza pretese, nella piena certezza che il miracolo sia già avvenuto.

Io spero di morire con questa certezza, di essere cioè già guarito, perché la guarigione può manifestarsi in forme, in tempi, e in dimensioni fuori dal nostro controllo, e della nostra esperienza sensibile terrena.

Da questi travagli fiorirono i gruppi darsi pace, che da 25 anni sperimentano infiniti miracoli, infiniti piccoli e grandi sollievi dalle infinite forme di sofferenza che ci affliggono.

Spero che lo Spirito, che dà la vita, continui a mostrarci con forza crescente le meraviglie e i miracoli che l’Io divino umano può compiere in noi e tramite noi in tutti, affinché la nostra gioia sia sempre più piena.

Amèn. Amèn. Alleluja.

LA MIA GUARIGIONE E' GIA' IN ATTO
LA MIA GUARIGIONE E’ GIA’ IN ATTO

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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