LA PURA RELIGIONE SECONDO IBN ARABI

a cura di Mario Peretto

“Colui che si fissa in una religione ignora di conseguenza la verità intrinseca delle altre, allo stesso modo che la sua credenza in Dio implica una negazione d’ogni altra forma di credenza.

Se conoscesse il senso delle parole di Junayd: “Il colore dell’acqua è il colore del suo recipiente” ammetterebbe la validità di tutte le credenze, e riconoscerebbe Dio in ogni forma e in ogni oggetto di fede.

Dipende dal fatto che egli non ha la conoscenza di Dio, ma fonda il suo concetto unicamente su una sua opinione, come dice Dio nel Corano: “Io Mi conformo all’opinione che il Mio servo si è fatta di Me”. Ciò significa: Dio si manifesta a colui che l’adora nella forma della sua religione, sia quando generalizza sia quando distingue.

La divinità conforme a una religione è quella che può essere definita, e che permette di contenere nel cuore una idea di Dio, sempre come disse Dio: “Né i Miei cieli né la Mia terra possono contenerMi, ma Mi contiene il cuore del Mio servo fedele”.

In effetti, là divinità assoluta non può essere contenuta in nessuna cosa, poiché è l’Essenza stessa delle cose e la Sua propria essenza.”

(Ibn Arabi “La sapienza dei profeti”)

LA PURA RELIGIONE SECONDO IBN ARABI
LA PURA RELIGIONE SECONDO IBN ARABI

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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