L’AUTOSELEZIONE DIVINA

a cura di Chiara Rovigatti

Non c è niente da fare: prima o poi il Mar Rosso si divide in 2: da una parte gli umani terrestri, dall’altra gli umani in penombra, e in mezzo la strada dritta di coloro che percepiscono la Luce in sè anche se ancora non del tutto risplendente.

È la selezione obbligatoria più dura che ci sia.

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Qualcuno dirà che il mio è un giudizio temerario, ma più tempo passa, più non riesco a considerare come “umani” coloro che vivono senza un’apertura trascendente. Non parlo nemmeno dell’appartenenza ad una Via religiosa o spirituale; ma come fai a vivere senza nemmeno porti delle domande fondamentali? Come fai a vivere per svegliarti, crescere, accoppiarti, evacuare, morire? Perché sei nato donna o uomo e non bonobo o gallina?

A me a volte mi sembra ormai di camminare in una gabbia di scimmie che litigano una vita intera per le banane e si tirano palline di merda addosso. Ho il serio dubbio che una parte dei bipedi nostri simili siano davvero umani …è una banale presa d’atto.

Non ho più voglia di parlare con le scimmie, se devo parlare voglio davanti esseri umani: buoni o cattivi ma umani.

Per il resto, francamente, cani e gattini sono ben più piacevoli e anche nobili.

(Gianluca Marletta)

L'AUTOSELEZIONE DIVINA
L’AUTOSELEZIONE DIVINA

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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