di Giuliano Noci
Un importante momento per gli investimenti internazionali si è svolto in questi giorni a Pechino durante il China Development Forum. Un’occasione unica, che ha riunito i leader delle principali aziende mondiali nella Repubblica Popolare Cinese. Con la partecipazione di oltre cento dirigenti e investitori stranieri, tra cui il CEO di Apple, Tim Cook, e il premier cinese Li Qiang, è stato un appuntamento di rilevanza storica. Il Premier cinese ha annunciato l’intenzione di introdurre nuove regole per favorire gli investimenti stranieri, aprendo le porte a una crescita di alta qualità basata sui consumi interni. Prima del Forum, il ministro del Commercio cinese si è incontrato con dirigenti di aziende leader come Apple, SK Hynix, Micron Technology e Pfizer, testimonianza della imprescindibilità del mercato cinese per queste imprese e viceversa. Intanto, però, la Cina ha introdotto delle nuove linee guida che comporteranno l’eliminazione graduale dei microprocessori statunitensi di Intel e AMD dai computer e server governativi. È possibile che la misura colpirà anche i sistemi operativi di Windows, riporta il Financial Times. L’obiettivo è sostituirli con prodotti Made in China. Insomma, indicazioni che vanno in direzioni divergenti quando invece abbiamo bisogno di una franca collaborazione internazionale orientata alla reciprocità e dell’apertura dei mercati. Guardiamo con interesse agli sviluppi futuri e all’impatto di queste nuove regole sugli investimenti globali. Dobbiamo tutti sperare che una qualche forma di coordinamento si riesca a trovare: in nome di un obiettivo di crescita economica oggi necessario più che mai.

