di Giuseppe Aiello
“Quando l’immaginazione attiva è occupata nelle pratiche spirituali e si applica meditando alle scienze divine, essa è, allora, “Albero benedetto” (Corano, 24, 35), ove i rami sono altrettante specie di pensieri e su questi il frutto: luce di certezza. […]
D’altra parte, quando l’Immaginazione attiva [la phantasis], si esercita su quel ch’è oggetto di percezione sensibile, andando senza sosta da un capo all’altro dell’illusorio … essa è, allora, “albero maledetto” (17:60)
Suhrawardi, “L’Arcangelo Purpureo”, Milano 1990, pagg. 85-87

