Buddha e le tentazioni : thangka e mandala

di Annalisa Ippolito

Tra verità, leggenda, mito e storia il buddha Sakyamuni, il Buddha storico, nel suo percorso verso l’illuminazione si è trovato al cospetto delle tentazioni inviategli dal suo nemico Mara che vuole distoglierlo dal compimento del suo viaggio spirituale di Liberazione dal Samsara.

La rappresentazione della scena di questo tangka qui segue la descrizione del Lalitavistara Sutra , un testo antico seguito dalla tradizione Mahayana. Le tentazioni (piacere sensuale; frustrazione; fame e sete; desiderio; pigrizia; terrore; dubbio; presunzione o ingratitudine; guadagno, ricompensa, onori, e fama ingiustamente ricevuti, esaltazione di sé stessi e denigrazione del prossimo) assumono nel thangka le sembianze di animali feroci e fantastici, allegorie dei sentimenti e delle loro aberrazioni, o di donne, in questo caso si tratta delle tre figlie di Mara, il tentatore, Rati, Arati et Trishnâ, che si presentano con età differenti e sono collocate in basso a destra del trono del buddha. Sakyamuni resiste e vince ogni tentazione e Mara, riconoscendosi sconfitto, si ritira.

Tratto da: Mandala.click

Buddha e le tentazioni : thangka e mandala
Buddha e le tentazioni : thangka e mandala

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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