a cura di Felipe Guerra
Essere svegli è la via alla vita. Lo sciocco dorme come se fosse già morto, viceversa colui che è sovrano della propria vita è sveglio, e vive per sempre. Egli osserva. Egli ha chiarezza. Come è felice! Perché vede che l’essere svegli, coscienti, è vita! Come è felice lungo il suo viaggio il sentiero del risveglio. Con grande perseveranza egli medita, mentre ricerca libertà e felicità. Pertanto svegliati, osserva, rifletti. Lavora con attenzione estrema e con somma dedizione. Vivi in questo modo e la luce crescerà dentro di te. Osservando e meditando colui che è padrone della propria esistenza costruisce per se stesso un isola che la marea della vita non può sommergere. Lo sciocco vive incurante, dedito alla distrazione. Ma colui che è sovrano della propria vita coltiva con costanza la propria osservazione: è il suo tesoro più prezioso. Egli non si lascia mai sedurre dalla distrazione, dai diletti illusori del mondo, dal desiderio. Medita. E nella forza della sua chiarezza scopre la vera felicità. Egli vince il desiderio, con l’attenzione scaccia la disattenzione, e dalla torre di saggezza così creata guarda verso il basso con distacco imparziale, sereno, la folla immersa nell’afflizione. Dalla vetta cui è giunto lui guarda verso il basso, verso coloro che vivono attaccati al suolo. Con presenza cosciente tra gente incosciente, risvegliato mentre gli altri sognano. Egli si muove con destrezza e discriminazione; procede distanziando la folla, come un cavallo da corsa distanzia un ronzino. Con la semplice osservazione, mediante l’esercizio dell’attenzione cosciente, Indra divenne il re degli Dei. Quale meraviglia è l’osservazione, quale follia è dormire il sonno dell’incoscienza. Il ricercatore che osserva con estrema la propria mente e disdegna la caparbietà dei propri pensieri distrugge con il fuoco della propria coscienza vigile tutti i vincoli del mondo. Non cadrà mai vittima dei vortici del mondo; ha trovato la via che porta alla pace, alla suprema realizzazione.
(Dal Dhammapada – Buddha Sakyamuni)

