di Roberto Siconolfi
Con la rinuncia di Robert F. Kennedy Jr. alla corsa per la presidenza, e l’endorsement dello stesso alla candidatura di Trump, negli USA si realizza una grande alleanza democratica, nel senso proprio etimologico del termine di “potere del demos”, che va oltre la comunque faziosa categoria di “conservatorismo populista”, o ancor di più di “Alt right” (la destra radicale americana), incarnata dal trumpismo.
In questo modo The Donald, come aveva detto nel comizio post-attentato, “unisce gli americani”, e fa bene!
Il Partito Democratico, a detta dello stesso Kennedy, è il partito della guerra, contrario alle libertà, e minaccia per tutti i figli d’America.
Al di là di quanto dicano i suoi fratelli, che in comunicato lo hanno accusato di non essere degno erede della dinastia, è invece proprio lui il vero erede del patriottismo di J.F. e Bob Kennedy, come già aveva dimostrato battendosi contro le falsità della grande operazione politico-sanitaria di massa denominata Covid-19, e probabilmente avrà un ruolo nella probabile amministrazione Trump.
Gli altri fratelli, invece, si accodano alla fine ingloriosa di quello che è stato comunque un grande partito della tradizione politica americana.
Il Partito Democratico è ora il partito della guerra, della finanza speculativa, degli attacchi continui alle libertà di ogni genere, delle follie ridicole del Gender, delle fesserie scientiste.
È bene che tanti elettori democratici in buona fede si ravvedano e votino per Trump!
Ed è bene che un’alleanza simile, democratica, che riunisca le forze sovraniste di destra e sinistra, e che va da Orbàn a Fico, passando per Le Pen, Vannacci e Wagenknecht venga realizzata anche in Europa.
Un grande comitato di liberazione dei popoli europei dalla tirannide europeista e globalista!

