a cura di Musa Mnemosine
Tra i Càtari e i Templari c’è una relazione molto stretta, anche se apparentemente si manifestano come due istituzioni separate. A cominciare dai simboli: la croce càtara è molto simile a quella templare; il Graal, simbolo per eccellenza attorno cui ruota tutta la cultura celtica, era il “segreto” custodito sia dai Templari che dai Càtari. Entrambi i movimenti si sono manifestati in uno stesso periodo storico ed hanno convissuto in territori comuni, dividendo molte volte anche castelli, roccaforti e fortezze. Entrambi professavano la parità assoluta tra i sessi e non prevedevano distinzioni di caste sociali.
I Bounòm, antichi monumenti votivi composti da pietre ammassate, che i ricercatori fanno risalire alla cultura càtara
Anche i Templari, così come i Càtari, sono stati sottoposti a feroci persecuzioni, che ebbero come epilogo il rogo del 1314 in cui l’ultimo gran maestro dell’Ordine, Jacques de Molay, venne arso vivo insieme ai suoi dignitari. Famosa è rimasta la maledizione che de Molay lanciò prima di morire. Rivolgendosi a papa Clemente V e al re Filippo il Bello, che ne avevano decretato la morte sul rogo, pronunciò questo anatema “Vi affido entrambi al tribunale di Dio, tu Clemente nei prossimi 40 giorni e tu Filippo prima della fine dell’anno”. La predizione di Jacques de Molay si realizzò poiché il papa Clemente V morì un mese dopo e il re Filippo il Bello fu vittima, nello stesso anno, di un incidente di caccia a Fontainebleau.
Si può ipotizzare che sia i Càtari che i Templari fossero l’espressione delle società iniziatiche detentrici dell’antica tradizione dei Nativi europei, con la missione di tutelare e tramandare le conoscenze ancestrali dei druidi. Se lo scopo di queste istituzioni era quello di fare in modo che l’antica tradizione celtica non fosse cancellata, possiamo dire che la loro missione è riuscita. Nonostante le feroci persecuzioni, infatti, questa conoscenza ancestrale non è mai morta. Come si spiegherebbe altrimenti la pervicacia con cui vengono tramandate antiche usanze, celebrazioni di chiara ispirazione pagana, feste folkloristiche di stampo celtico? Tutte manifestazioni che non hanno riferimento con la religione e la cultura attuale, e che lasciano trasparire una antica conoscenza che qualcuno evidentemente mantiene viva, se nonostante i tentativi di soppressione operati nei secoli è ancora presente nei giorni nostri.

