LA CAVERNA DI PLATONE

a cura di Giuseppe Aiello

Nel mito della caverna di Platone, la risalita dal fondo della caverna verso la luce non avviene senza una successiva discesa dalla luce nuovamente nell’oscurità per illuminarla. Molti studiosi non se ne accorgono o lo perdono di vista, prestando invece attenzione solo alla salita, a come ci si libera dai ceppi della caverna, si cessa di essere prigionieri, ecc. Ma in Platone, in Proclo, o nel Nell’esempio della vita di Giuliano l’Apostata, vediamo la necessità della guerra e della discesa in questo mondo inferiore per metterlo in ordine, per trasformarlo, perché senza tale azione non è possibile alcun ordine interiore. In questo sta la metafisica della guerra: essendo guerriero della Luce, si scende nell’oscurità per combatterla e prevalere su di essa, per trasformarla in Luce. Questa è la tesi fondamentale del platonismo.

Julius Evola esamina la nozione di “guerra santa” e prende in considerazione il contesto islamico del jihad “minore” e “maggiore”. Nell’Islam esiste una guerra santa sia “esteriore” (“jihad minore”) che “interna” (“jihad maggiore”). La guerra interiore è molto più importante di quella esteriore. Tuttavia, Evola insiste sul fatto che devono coesistere ed essere armonizzati. L’impresa del guerriero e l’impresa dell’intellettuale sono inseparabili. L’Intellettuale deve essere sempre armato, anche se nella pratica non utilizzerà mai un’arma. L’intellettuale deve innanzitutto coltivare la disponibilità ad andare avanti, ad uscire dalle masse e dichiarare un risoluto “No!” alla civiltà moderna”

Daria Dugina

LA CAVERNA DI PLATONE
LA CAVERNA DI PLATONE

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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