Videoconferenza del canale YouTube IL CONTESTO, trasmessa online in live streaming il giorno 25 set 2024.
Pochi giorni dopo lo scatenamento dell’operazione che ha portato all’esplosione di migliaia di cercapersone, walkie-talkie ed apparecchiature elettroniche di vario genere in possesso di altrettanti cittadini libanesi, Israele ha attaccato pesantemente il Libano prendendo di mira quartieri residenziali, infrastrutture e i vertici sia civili che militari di Hezbollah. A sua volta, il Partito di Dio ha risposto con il lancio di un nugolo di missili in territorio israeliano, in attesa che l’Israeli Defense Force lanci l’invasione di terra, denominate “Frecce del Nord”. In appena un giorno, circa 500 libanesi sono morti per effetto dei bombardamenti israeliani, a fronte delle circa 1.200 vittime mietute nel conflitto del 2006, protrattosi per poco meno di un mese. Sul fronte ucraino, le forze armate russe avanzano nel Donbass e proseguono il processo di riconquista dei territori dell’oblast’ di Kursk interessati dalla penetrazione ucraina. A sua volta, l’esercito ucraino ha colpito con droni una serie di depositi di munizioni, e preso di mira con attacchi missilistici Belgorod e diversi altri insediamenti russi collocati in prossimità del confine. Dal canto suo, il presidente Zelens’kyj continua a reclamare l’autorizzazione degli sponsor occidentali ad impiegare armi a lungo raggio per bersagliare obiettivi situati in profondità in territorio russo, e a invocare l’accoglimento del cosiddetto “piano per la vittoria” che secondo le indiscrezioni implicherebbe la sottoscrizione di un accordo di sicurezza con i Paesi occidentali contenente clausole assimilabili a quelle previste dall’articolo 5 della Nato. A loro volta, i leader di Mosca hanno chiarito che la concessione del nulla osta a Kiev per sferrare attacchi in profondità in territorio russo altererebbe inesorabilmente la natura del conflitto e il livello di coinvolgimento degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e dell’Unione Europea. Ne parliamo assieme a Marco Bertolini, generale di corpo d’armata, presidente dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia e saggista. È stato alla testa del Comando Operativo di Vertice Interforze e in precedenza del Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali, della Brigata Paracadutisti Folgore e del 9° reggimento incursori Col Moschin. Ha ricoperto numerosi incarichi in molti teatri operativi tra i quali Libano, Somalia, Balcani e Afghanistan.
