a cura di Giuseppe Aiello
“Tutto perirà, eccetto il Suo Volto” (Corano 28:88)
“Ovunque vi volgiate, ivi è il Volto di Allah”. (Corano 2:115)
Tutti noi arriviamo in una fase della vita in cui ci rendiamo conto di quanto siano effimere ed evanescenti le cose della vita.
Come recita l’incipit della Divina Commedia, ognuno di noi dirà a un certo punto “mi ritrovai per una selva oscura”.
È quella “notte” interiore a cui si può reagire in diversi modi, uno dei quali è “rassegnarsi” alla contingenza e “godersi la vita”. Altro modo è darsi un senso aggrappandosi a prospettive umane quali può essere una “filosofia” di vita o una ideologia politica.
Abramo visse questo momento:
“Quando la notte ravvolse, vide una stella e disse: «Ecco il mio Signore!». Poi quando essa tramontò disse: «Non amo quelli che tramontano». (6:76)
Ci sono infatti delle luci, che pensiamo possano guidarci e condurci fuori dalla notte.
Ma poi esse “tramontano”.
Abramo si accorge – come molti di noi – che è un palliativo, un surrogato, qualcosa che per qualche momento può darci luce e farci illudere che possa salvarci…ma a un certo punto sarà di nuovo “notte”.
Ecco allora la risposta che apre a una nuova prospettiva: “non amo ciò che tramonta”. Quella constatazione che porta a cercare l’eterno e quindi la spiritualità.
“Tutto perirà, eccetto il Suo Volto” [28:88]. Ad Allah dunque dobbiamo volgerci, alla Sua corda aggrapparci.
Eppure…eppure Allah stesso ci ricorda che in realtà “ovunque vi volgiate, ivi è il volto di Allah” (2:115).
Come risolvere l’apparente contraddizione “tutto perirà eccetto il Suo Volto, ma il Suo Volto è ovunque, quindi nulla perirà?”
Il primo versetto mette in guardia dall’invocare altri che Allah:
“Non invocare nessun altro dio insieme con Allah. Non c’è dio all’infuori di Lui. Tutto perirà, eccetto il Suo Volto”
Il secondo versetto è invece rivolto a chi invoca Allah:
“Ad Allah appartengono l’oriente e l’occidente, quindi, ovunque vi volgiate, ivi è il volto di Allah”.
Così come nel caso degli eventi (“c’è del bene in ogni cosa, ma SOLO PER IL CREDENTE”), ancora una volta, credenti e non credenti testimonieranno le stesse cose ma con esiti opposti.
Per il non credente ogni cosa perirà eccetto il Volto di Allah che egli però non “vede” in nessuna cosa, mentre per il credente nulla perirà veramente perché “ovunque è il Volto che Allah”, verso cui egli si volge, potendo così vedere il Suo Volto in ogni cosa…

