L’UTERO IN AFFITTO COME REATO UNIVERSALE

di Alice Lattanzi

Chi crede in Dio (che creda in quello cristiano come in qualsiasi altro) sa benissimo che ci sono delle cose che dipendono dalla sua volontà.

Ma non c’è neanche bisogno di crederci per capire che se Madre Natura (che noi cristiani chiamiamo Dio) decide che tu non puoi avere figli, sarà anche crudele ma è un disegno dell’Altissimo, divergendo dal quale si va incontro a pericolose conseguenze.

Una madre che non può avere figli e che, a seguito di costose e pesanti cure, riuscisse nell’impresa, metterebbe al mondo figli che rischierebbero di avere problemi di salute gravi, oltre a rischiare essa stessa di ammalarsi, perché se si pensa, per esempio, alla FIVET, questa non è affatto priva di rischi, tutt’altro.

Esiste l’adozione, ci sono tanti bambini che hanno bisogno di un padre e di una madre perché i propri genitori non hanno potuto mantenerli (e uno Stato che non li aiuta, commette un crimine nei confronti della sua gente) o perché non li hanno voluti (e genitori così commettono un crimine nei confronti dei nascituri).

Ma l’utero in affitto è un abominio, è la mercificazione del corpo umano. Non c’è altro modo di definirlo.

Bene ha fatto il governo a renderlo reato universale, non soltanto per una questione morale ma anche per mettere fine al mercimonio che gira attorno a tutta questa faccenda.

L'UTERO IN AFFITTO COME REATO UNIVERSALE
L’UTERO IN AFFITTO COME REATO UNIVERSALE

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

Lascia un commento