IL PROBLEMA DELLA COMPASSIONE

a cura di Martino Zeta

Una volta che avete sviscerato i vostri sentimenti, dovete imparare a ricanalizzare in vostri sforzi al di là dell’interesse umano, fino al luogo della non compassione. Per i veggenti, quel luogo è un’area della nostra luminosità funzionale quanto l’area della razionalità. Possiamo imparare a valutare il mondo da un punto di vista distaccato, proprio come abbiamo imparato, da bambini, a giudicarlo dal punto di vista della ragione. Solo che il distacco, come punto focale dell’attenzione, è molto più vicino al temperamento del guerriero. […]

Quando impara a contemplare il mondo della non compassione, intuendo che dietro ad ogni situazione che implica spreco di energia c’è un universo impersonale, l’apprendista smette di essere un groviglio di sentimenti e diviene un essere fluido.

Il problema della compassione è che ci costringe a vedere il mondo attraverso l’autocommiserazione. Un guerriero senza compassione è una persona che ha posto la sua volontà nel centro dell’indifferenza e non si compiace più nel “povero me”. E’ un individuo che non sente pietà per le proprie debolezze, ha imparato a ridere di se stesso. […]

La non compassione è sorprendente. La si intenta poco a poco, in anni di pressione continua, ma accade improvvisamente, come una vibrazione istantanea che rompe il nostro stampo e ci permette di guardare al mondo con un sorriso sereno. Per la prima volta in molti anni ci sentiamo liberi dal peso terribile di essere noi stessi e vediamo la realtà che ci circonda. Una volta là, non siamo più soli; una spinta incredibile ci attende, un aiuto che viene dalle viscere dell’Aquila e ci trasporta in un millesimo di secondo in universi di sobrietà ed equilibrio.

Non avendo pietà per noi stessi possiamo affrontare con eleganza l’impatto della nostra estinzione personale. La morte è la forza che da al guerriero coraggio e moderazione. solo guardando attraverso i suoi occhi diventiamo consapevoli che non siamo importanti. Allora lei viene a vivere al nostro fianco e inizia a trasmetterci i suoi segreti.

(Armando Torres – Incontri con il nagual)

IL PROBLEMA DELLA COMPASSIONE
IL PROBLEMA DELLA COMPASSIONE

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

Lascia un commento