a cura di Mike Plato
Ecco cosa scriveva HAROLD BLOOM:
Cos’è che maggiormente lega gli angeli, i sogni profetici e gli auspici di immortalità alle ansie millenaristiche, messianiche o apocalittiche che siano? Potrei rispondere con un’immagine, il che non comporta in alcun modo che quanto è contenuto in tale immagine non possa costituire una realtà più ampia di quelle che con tanta prontezza siamo disposti ad accettare. E l’immagine di una figura primordiale, maschio e femmina al tempo stesso, più antica di Adamo ed Eva, semidivina e immune dalla Caduta, angelica e tuttavia superiore agli angeli, sogno nostalgico ma anche profezia di gloria millenaria o messianica, fulgida di una luce ardente. Quest’immagine ha diversi nomi; il più generico che conosca è Anthropos, o Uomo (anche qui in senso sia maschile che femminile). Per quanto eretica possa sembrare al giudaismo normativo, al cristianesimo e all’islamismo questa figura primordiale di Uomo, non è da escludere che rappresenti il principale fondamento di tutte queste religioni….E nella misura in cui il sufismo iranico e il cabalismo da esso influenzato combinano insieme elementi del platonismo ermetico, della gnosi cristiana e dello zurvanismo, l’immagine sufi dell’Uomo di Luce diviene eclettica e centrale quanto basta per servire agli scopi di questo libro. L’angelo custode, o gemello celeste; il sogno al contempo portatore e interprete di messaggi; il corpo astrale adatto per l’ascesa della risurrezione; l’avvento della fine del tempo: tutt’e quattro queste profezie convergono nell’immagine di un ripristinato Uomo Primordiale, un’epifania e una testimonianza.
poi scrive:
Quanto a noi, siamo soltanto una parodia degli angeli? o siamo stati creati per prenderne il posto? In un frammento di Valentino, il più immaginifico degli eresiarchi gnostici, ci viene detto che gli angeli restarono terrorizzati alla vista dell’Adamo originario, e che in preda al panico sciuparono la creazione del nostro mondo. La sua vista intimoriva gli angeli per le sue dimensioni e la sua magnificenza….Esiste, come si vedrà, un’antica tradizione di ostilità tra gli angeli caduti e Adamo, e una rivalità ancora più arcaica tra gli angeli eletti e il primo uomo.
E io dico:
Matteo 8,29
Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?».
Marco 5,7
e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!».
SI CONOSCONO DA EONI, PERCHE’, LO RIPETO PER LA MIILIONESIMA VOLTA E SEMPRE CHE CRISTO non è altri che l’ADAM SUPERNO E PRIMIGENIO, L’INTERIORE DELL’INTERIORE. Solo cosi il testo biblico si schiude, altrimenti è lettera morta…
Ciò che ci libera è la gnosi di quello che eravamo

