a cura di Ottava di Bingen
“Se riuscirai a mantenere la calma quando tutti intorno a te la perdono,
e te ne fanno una colpa.
Se riuscirai a avere fiducia in te quando tutti ne dubitano,
ma anche a tener conto del dubbio.
Se riuscirai ad aspettare senza stancarti di aspettare,
o essendo calunniato,
non rispondere con la calunnia,
o essendo odiato a non lasciarti prendere dall’odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono,
né parlare troppo da saggio;
Se riuscirai a sognare,
senza fare del sogno il tuo padrone;
Se riuscirai a pensare,
senza fare del pensiero il tuo scopo,
Se riuscirai a confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto distorta dai furfanti per ingannare gli sciocchi,
o a vedere le cose per cui hai dato la vita,
distrutte,
e piegarti a ricostruirle con strumenti ormai logori.
Se riuscirai a costringere cuore, nervi e tendini
a servire il tuo traguardo quando sono da tempo sfiniti,
e tenere duro quando in te non resta altro
se non la Volontà che dice loro: “Tenete duro! ”
Se riuscirai a parlare alla folla e a conservare la tua virtù,
o passeggiare con i Re, senza perdere il senso comune,
Se né i nemici né gli amici più cari potranno ferirti,
Se per te ogni persona conterà, ma nessuno troppo.
Se riuscirai a riempire l’inesorabile minuto
Con un istante del valore di sessanta secondi,
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
e quel che più conta
sarai un Uomo,
figlio mio!”
Rudyard Kipling

