di Ralù Raluca Antohie
Quando Pilato chiese a Gesù, cos’è la verità? Gesù tace. Quando al Buddha hanno fatto la stessa domanda, ha voltato le spalle e si è ritirato.
La verità è incomunicabile come è incomunicabile la sublime estasi che proviamo quando guardiamo un bel tramonto. La verità è una questione di esperienza mistica e solo attraverso l’estasi possiamo viverla.
Tutti possono permettersi di avere un’opinione sulla Verità, ma la verità non ha nulla a che fare con le opinioni.
La verità non ha nulla a che fare con il pensiero, la verità è qualcosa che possiamo sperimentare solo in assenza dell’IO. La Verità viene da noi come ladro di notte e quando meno se l’aspetta, davvero la Verità è qualcosa di molto paradossale, chi la conosce non la dice e chi la dice non la conosce.
La verità non è qualcosa di immobile e statico, la verità è l’ignoto al momento. La Verità non è una meta dove dobbiamo arrivare, la Verità si trova nascosta nel fondo di ogni problema della vita quotidiana.
La verità non appartiene al tempo né all’eternità, la verità è oltre il tempo e l’eternità. La verità, Dio, Allah, Brahma o come si vuole chiamare, che è la grande realtà è una serie di esperienze sempre espansive e sempre più profondamente significative.
Alcune persone hanno un’idea sulla Verità e altre persone altre idee; ognuno ha sulla Verità le proprie idee; ma la Verità non ha nulla a che fare con le idee, è completamente diversa da tutte le idee; nel mondo ci sono molte persone che credono di avere la Verità senza averla mai sperimentata nella vita, queste persone di solito vogliono insegnare la verità a coloro che l’hanno mai sperimentata.
L’esperienza della verità senza la saggia concentrazione del pensiero, diventa impossibile.
SAMAEL ANCHE WEOR
PACE INVERENZIALE

