MANIFESTAZIONE E CREAZIONE

di Alberto Ventura, a cura di Mario Luigi Blandino

Una celebre «tradizione santa» (hadit qudst),citata di continuo negli insegnamenti dell’esoterismo islamico, riferisce le seguenti parole: «Io ero un tesoro nascosto, desiderai essere conosciuto e creai il creato».

Questa frase descrive il susseguirsi di tre momenti diversi, da intendersi evidentemente nel senso di una successione logica e non cronologica, e questi momenti rappresentano la progressiva esteriorizzazione dell’Essenza dal suo stato di pura indeterminatezza fino alla sua manifestazione più apparente, che è l’universo.

La prima parte della frase allude allo stato del Principio incondizionato, che in quanto inaccessibile ad altro da sé viene rappresentato dall’immagine del «tesoro nascosto» (kanz mahft); la seconda parte («desiderai essere conosciuto», ahbabtu an urafa) indica poi la volontà dell’Essenza suprema di determinarsi in se stessa e di affermarsi attraverso un atto di pura auto-conoscenza; la conclusione della frase, infine, con le parole «creai il creato» (Chalaqtu lhalq) esprime il punto di arrivo di questo processo di determinazione, che consiste nell’effettiva apparizione del mondo manifestato.

Ciò significa che l’universo è il frutto della Scienza divina, la quale attraverso questo atto conoscitivo coglie in se stessa le proprie possibilità infinite e quindi le manifesta nella loro esistenza distintiva.

L’espressione «creai il creato», usata per descrivere questo momento terminale del processo, può far pensare all’idea di creazione così come viene generalmente intesa, cioè come una creazione ex nihilo; ma in realtà l’atto creativo, interpretato esotericamente, è da vedersi come la manifestazione delle idee eternamente presenti nell’Intelletto divino: fra il concetto di creazione e quello di manifestazione vi è dunque una differenza di fondo, che è quella fra il punto di vista religioso ed exoterico e il punto di vista metafisico, una differenza che tuttavia non implica l’assoluta inconciliabilità dei due concetti, ma solo la necessità di comprenderne la diversa prospettiva.

MANIFESTAZIONE E CREAZIONE
MANIFESTAZIONE E CREAZIONE

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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