di Lelio Antonio Deganutti
2 Giugno 2025
Londra, 2 giugno 2025 — Le recenti dichiarazioni del Primo Ministro britannico, che ha affermato che “il Regno Unito è pronto a ogni eventualità, anche a uno scontro diretto con la Russia”, riaccendono una rivalità secolare che affonda le radici nella geopolitica imperiale dell’Ottocento.
Quella tra la Gran Bretagna e la Russia non è solo una contrapposizione legata all’attuale guerra in Ucraina. È il riemergere di un’antica dinamica storica: due potenze profondamente diverse per natura, cultura strategica e obiettivi, ma da sempre destinate a sfidarsi. Una potenza talassocratica, la Gran Bretagna, padrona dei mari e delle rotte globali; l’altra tellurocratica, la Russia, impero continentale per vocazione e minaccioso nella sua espansione via terra.
Il “Grande Gioco”: una lunga rivalità
Come ben descritto dallo storico Peter Hopkirk nei suoi celebri studi — tra cui Il Grande Gioco e Verso il Grande Oceano — l’Ottocento fu teatro di una guerra silenziosa e strategica tra Londra e San Pietroburgo per il controllo dell’Asia centrale. Afghanistan, Persia, Tibet: ogni lembo di terra tra l’Impero russo e quello britannico in India era potenziale casus belli.
Nonostante l’assenza di guerre aperte tra le due potenze durante quel periodo, la diffidenza reciproca plasmò le politiche estere di entrambi per decenni. L’obiettivo britannico era chiaro: impedire alla Russia di raggiungere l’Oceano Indiano e minacciare la perla dell’Impero, l’India. Quello russo, invece, era spingersi verso sud per ottenere uno sbocco nei mari caldi e influenzare il Medio Oriente.
Il Novecento: un secolo di tregua armata
Paradossalmente, il XX secolo segnò un momento di relativa distensione, almeno fino alla Guerra Fredda. Due guerre mondiali videro la Gran Bretagna e la Russia (poi URSS) dalla stessa parte della barricata. Ma già nel 1946, il celebre discorso di Churchill a Fulton, Missouri, segnava l’inizio di una nuova fase di ostilità — stavolta ideologica e nucleare.
Durante la Guerra Fredda, Londra si schierò saldamente con Washington nel contenimento del comunismo sovietico. Il conflitto si spostò su altri terreni: intelligence, diplomazia, sfere d’influenza. Ma la logica di fondo era la stessa del “Grande Gioco”: limitare l’espansione dell’altro.
Ucraina: il nuovo fronte
Oggi, la guerra in Ucraina riporta in primo piano questa storica opposizione. Il Regno Unito è stato tra i primi paesi europei a fornire supporto militare e strategico a Kyiv. A livello simbolico e pratico, Londra si propone come leader di un fronte europeo duro nei confronti di Mosca. Le parole del Primo Ministro, pur forti, sono l’eco di una continuità storica: quella di un Paese che non ha mai smesso di vedere nella Russia una minaccia sistemica.
Due visioni del mondo
Il conflitto tra Russia e Regno Unito non è solo militare. È uno scontro tra due visioni del mondo. Da un lato, la proiezione globale, marittima, commerciale, che si rifà ai principi del diritto internazionale e dell’equilibrio di potere. Dall’altro, l’espansionismo territoriale, l’autocrazia politica, la volontà di revisionare l’ordine mondiale nato dopo il 1945.
Tratto da: Giornale Sera

