di Gianluca Vannucci
Il tetragramma YHWH è impronunciabile e il vero nome è andato perso con la distruzione del tempio, lo sapeva infatti solo il gran sacerdote.
Questo fu dimostrato già da Spinoza, che anche la lingua ebraica era in gran parte una ricostruzione traballante e per questo fu maledetto e assassinato dai suoi correligionari.
Yahweh sarebbe la pronuncia più affidabile ma non c’è nessuna certezza anzi. Non è usata affatto dagli ebrei.
Jehovah è una traduzione cristiana medievale, quindi lo usiamo per comodità per parlare di questa entità ma anche qui, non è usato dagli ebrei ed è una ricostruzione. Va bene per noi, per intenderci.
Nell’ebraismo i nomi di questo dio secondo il Talmud sono 7 :
– YHWH (primo e vero nome, impronunciabile viene pronunciato Hashem “il nome” nelle conversazioni comuni tra loro o Adonai “signore” quando appare nella Tanakh questo tetragramma);
– Shaddai (secondo vero nome e unico rimasto conosciuto, si presenta infatti così ad Abramo, è letteralmente il dio di Abramo);
– Elohim (Gli Dèi letteralmente ed è tra l’altro il nome con cui è chiamato nel mito della creazione della genesi dal palese retaggio mesopotamico, sebbene significhi “Gli Dèi” gli ebrei oggi sostengono sia una sorta di plurale majestatis per l’unico dio);
– Adonai (in realtà è più un appellativo liturgico “mio signore” non un nome proprio ed è usato nella preghiera o per pronunciare la sigla YHWH);
– Eloha (come Elohim ma al singolare quindi più appropriato);
– El (semplicemente “Dio” nelle lingue semitiche usato nei salmi quindi, quindi non è in realtà il suo vero nome, che Dio?);
– Ehyeh (“io sono”, compare nell’ esodo ed è associato nella cabala alla sephira massima, Keter. Ma anche questo appare evidente non essere il suo nome ma una sorta di appellativo);
– Tzevaoth (letteralmente gli eserciti, viene sempre abbinato a YHWH Tzevaoth quindi Adonai Sabaoth, insomma dio degli eserciti, ma anche questo è un appellativo di funzione).
Questi i 7 nomi di dio secondo il Talmud e quindi secondo l’ebraismo. Questi 7 nomi equivalgono ai 7 arconti sottoposti di Yaldabaoth secondo l’apostolo Giovanni.
Ne consegue che a parte l’impronunciabile YHWH il suo vero nome sia Shaddai, così infatti si presenta ad Abramo nella Genesi (nel racconto invece iniziale di cosmogonia, slegato dalla storia di Abramo è detto Elohim) “Io sono El Shaddai. Sii fecondo e diventa numeroso, popolo e assemblea di popoli verranno da te, re usciranno dai tuoi fianchi.” (Genesi 35,11)
Ma cosa significa Shaddai? Sebbene in epoca moderna gli ebrei abbiano tentato di addurre altri significati come “montagna” dall’ accadico sadu o seno materno poeticamente per intendere al fatto della bontà divina, o dio del deserto dall’ebraico sedeh e i cristiani lo traducano come “onnipotente” (quindi quando leggete da parte dei cristiani “Dio Onnipotente” ora sapete che si riferiscono a Shaddai) anticamente ed etimologcamente significa “distruttore” da shadad “distruggere, devastare” quindi El Shaddai “Dio distruttore”
Questo il suo vero nome e identità, questa l’entità a cui fate culto e offrite energia psichica e mentale, la natura della quale possiamo constatare dall’esito della storia e anche oggi basta accendere la tv.

