a cura di Martino Zeta
“E come fanno a consumarci?” chiesi con un nodo alla gola. […]
Rise di gusto, e aggiunse in tono più serio: “Consumano la nostra energia ogni volta che la dissipiamo sotto forma di sentimenti ed emozioni”.
“Qualsiasi tipo di emozione?”, chiesi.
“Certo. Le emozioni agiscono come dispersori di energia, e c’è sempre un volador pronto ad approfittarsene. Vale per qualsiasi tipo di emozione generata, sia essa amore, odio, repulsione o tenerezza. In ogni caso l’intensità dell’energia è emessa dalle fibre dell’uovo luminoso in forma di onde. L’energia espulsa è quella che consumano i voladores.
Interagire con il mondo facendo andare avanti l’ego, ci costringe a consumare energia ininterrottamente. Ogni volta che qualcuno ha uno scoppio di collera, puoi star sicuro che c’è attorno un volador pronto ad approfittare di quello spreco. Lo stesso avviene quando si generano emozioni forti durante le competizioni sportive, o quando andiamo al cinema o a teatro dove siamo indotti a sentire paura, ansia, amore, tenerezza, ecc. Anche queste emozioni attraggono i “commensali”. Per questo gli stregoni consigliano gli investimenti invece dei divertimenti.
Noi siamo davvero tra due fuochi. La società e il nostro stile di vita sono progettati in modo da tenerci sempre in ordine. Quando reagiamo al mondo, prosciughiamo la nostra massa luminosa, la nostra preziosa energia di consapevolezza personale. In fin dei conti, quel che rimane è a malapena sufficiente per sostenere la nostra vita quotidiana.
Per questo le persone vivono come vivono. Sono come automi: si alzano e vanno a lavoro per vendere il tempo della loro vita al maggior offerente, in cambio dei mezzi necessari per continuare a vivere, con l’unico obbiettivo di continuare a lavorare per produrre energia a beneficio di qualcun’altro. E’ un circolo vizioso terribile, difficilissimo da rompere”. […]
“Cosa possiamo fare allora?” borbottai.
“Posto che siamo stati abbandonati dalle nostre forze, abbiamo un’unica opzione: preservare l’energia con cui siamo nati. Il guerriero impeccabile non ha bisogno di qualcuno che lo guidi, perchè il risparmio di energia diventa ovvio per quelli che stanno provando a essere più consapevoli”. […]
Rimanemmo un po’ in silenzio. Mi girava la testa; le implicazioni di quello che stava dicendo Carlos erano smisurate.
Anticipando i miei pensieri, continuò: “L’energia è lì per essere usata. E’ come la fiamma di un fuoco che, una volta acceso, può solo essere utilizzato o sprecato. L’impeccabilità consiste nell’adoperare l’energia per dare vita a una maggiore consapevolezza. In questo processo, il guerriero sceglie il percorso godendo di ogni passo, vivendo intensamente ogni minuto perchè sa che la fiamma della vita non è eterna.
Siamo veramente immersi in un mondo di misteri, e il piacere più grande è svelarli uno a uno, come quando da bambini tutto è nuovo e vibrante. In questo modo l’energia preservata ci permette di compiere salti ogni volta più lunghi, finchè non arriveremo a saltare e prendere il volo.
Le possibilità per chi riesce a salvaguardare l’energia sono straordinarie, possono raggiungere il punto in cui la loro consapevolezza cresce fino a livelli inconcepibili per l’uomo medio. In questo modo infatti si può ottenere la consapevolezza totale”
(Armando Torres – Gli insegnamenti di Carlos Castaneda e altri stregoni)

