di Giuseppe Aiello
Le recenti uccisioni mirate contro alcuni appartenenti all’Ordine militare del Pasdaran – l’élite spirituale e guerriera della Repubblica islamica dell’Iran – che ha coinvolto purtroppo anche i loro familiari, possono costituire uno spunto per una riflessione su un aspetto che può sembrare marginale, ma in realtà non lo è.
I Guerrieri, gli Kshatriya, gli appartenenti a un Ordine, è il caso che abbiano legami familiari?
Platone ad esempio diceva che era meglio di no.
Anche Evola, seguendo Platone, dice chiaramente che l’elite spirituale, guerriera e aristocratica, rigorosamente solo maschile, non deve avere legami familiari.
Gli Ordini medievali – Templari, Teutonici… – erano formati da uomini celibi.
Però nell’ambito della Tradizione non esiste una regola: pensiamo ai protagonisti dell’Iliade e dell’Odissea:
Ulisse e Penelope…
Ettore con moglie e figlio…
In ambito islamico il Profeta stesso e i principali guerrieri della storia epica dell’Islam erano sposati.
Riflessioni?

