di Vincenzo Di Maio
L’unica via di uscita da questo caos è unire le forze dei popoli per pensare non più per nazioni o singole civiltà di polarizzazione, ma pensare globalmente a livello planetario e guardare alle civiltà come a cespugli conformati dai fiori rappresentati dalle nazioni, ossia cinque civiltà per ogni continente terrestre circondato dai quattro mari disposti ai quattro venti.
Lo Stato-Nazione è una infrastruttura obsoleta generata nell’alto medioevo europeo con la formazione dello stato pontificio, che ha distrutto come un parassita il grande sistema imperiale romano che auspicava, come l’impero cinese con la dottrina confuciana del Tian Xia, di unire il mondo sotto un unico cielo, inseguendo le orme del Sol Invictus, un sistema imperiale interculturale che è agli antipodi del sistema statalista internazionale, in quanto nel sistema dell’impero vige un ordine chiaro e intelligibile mentre nel sistema dello stato vige l’anarchia internazionale formata da guerre di interessi delle élites finanziarie, le quali sono ben diverse dalle antiche guerre per i sacri valori imperiali votate ad unire prodi guerrieri di diverse razze, culture ed etnie anziché a dividere e a immolare vittime innocenti in nome del vile denaro o di amore per il potere, proprio come sta avvenendo in Palestina oggi, la terra di una nazione in cui possono benissimo convivere due popoli in un unico stato di Palestina insieme alla presenza di tutte le Cinque Sacre Religioni Tradizionali Rivelate e Autentiche.
Bisogna quindi pensare realmente a una concezione imperiale planetaria che metta fine a tutte le guerre e che sia disposta con un suo ordine, contraddistinto per impalcature a risega con i palchi continentali e il soppalco planetario imperiale concentrato sul quinto continente di Antartide, per mettere in opera due livelli amministrativi superiori ai cardini continentali delle civiltà che vengano composti per delegazione, sia il livello continentale conformato dalle cinque civiltà continentali sottostanti, e sia il livello imperiale ultracontinentale antartico, un funzionamento a due piani di intervento incentrato sul continente antartico, un governo imperiale planetario strutturato temporaneamente dai rappresentanti politici dei cinque continenti insieme a delegati delle cinque sacre religioni tradizionali rivelate e autentiche, nonché a delegati delle cinque classi sociali mondiali, che sono rispettivamente i contadini del primo settore, gli artigiani del secondo settore, i letterati del terzo settore, i guerrieri del quarto settore e gli imperiali del quinto settore che, seppure fino ad oggi non sia ancora avvenuto l’avvento del Salvatore Promesso dall’escatologia profetica delle Cinque Sacre Religioni Tradizionali Rivelate e Autentiche, quale futuro imperatore planetario, esso resta un progetto capace di autosostenersi a patto che il monopolio dell’uso della forza venga trasferito da tutti gli stati nazionali del mondo al congresso di questa triade imperiale, rappresentata da un Gran Visir Planetario o segretario, eletto ad unanimità.
Stiamo parlando quindi di un sistema internazionale imperiale coerente e che sia l’alternativa efficace al sistema internazionale dello stato nazione impostato con la nascita di quell’inutile e farraginosa Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) nel 1947, e che oggigiorno soltanto il convogliamento di una diplomazia efficiente tra l’oriente del multipolarismo dei BRICS e l’occidente del monopolarismo di AUKUS può risolvere, in quanto a tutt’oggi la UE non trova ancora la forza di imporsi a livello internazionale come mediatore tra queste due forze in atto, poiché non possiede ancora questa chiara visione primordiale, quale è quella del PRIMORDIALISMO VISIONARIO – movimento politico internazionale, né tantomeno c’è qualche forza rilevante che la proponga ai popoli europei come alternativa al sistema guerrafondaio vigente.
Infatti l’Europa è ancora soltanto un toponimo geografico e la UE è una burocrazia sovranazionale dominata da élites dell’alta finanza, da cui non riusciamo ancora fino ad oggi ad allontanarli dalle leve del potere politico, una realpolitik deviata da una manipolazione multilivello.
L’unica azione politica possibile adesso è fare pressione, è far adottare un simile progetto agli attuali protagonisti mondiali per adesioni di persone, aziende ed enti di ogni ordine e grado affinché si attivi un movimento trasversale mondiale di concretizzazione di questo progetto imperiale planetario.
Amen

