di Luigi Silvestri
Chi lavora tanto su te stesso/a, per davvero, qualcosa cambia… Non è più solo introspezione, non è più solo purificazione, non è nemmeno più solo guarigione.
È che senti…
Senti l’altro, anche se non parla.
Senti quando un ambiente è pulito o sporco, senti se una persona ha dolore anche se sorride, è il cuore che si apre: quarto chakra, portale dell’empatia.
Ma qui arriva il bivio..
Molti ci nascono, con questa sensibilità, e poi la chiudono per paura o per difesa, altri invece la costruiscono col sudore della disciplina.
In entrambi i casi, se non si fa il passo successivo… si cade in trappola.
La trappola dell’invadenza.
La trappola del voler “salvare” tutti.
La trappola del “so cosa ti serve” detto con la faccia buona e l’ego galattico.
Ed è qui che entra l’Etica.
Etica è dire solo il necessario.
Etica è non entrare nel campo dell’altro senza permesso.
Etica è sentire che l’altro è te, ma che il tuo viaggio non vale come verità universale.
Etica è non vomitare intuizioni, canalizzazioni e diagnosi energetiche quando nessuno te le ha chieste.
Ti faccio qualche esempio.
– Se vedi che qualcuno è in crisi spirituale, non lo prendere per mano e dirgli che è in piena notte oscura dell’anima. Non ti ha chiesto la diagnosi. Magari ha solo mal di stomaco.
– Se senti un’energia strana in casa sua, non dire “eh, qua c’è un’entità, io lo sento”. No, non è etico. È violento. E anche un po’ arrogante.
– Se qualcuno ti racconta una difficoltà, non scagliargli addosso la tua soluzione illuminata. Aspetta. Magari ha solo bisogno che lo ascolti, non che lo “sistemi”.
– Se ti arriva un’intuizione potente su una sua vita passata, non la scaricare addosso come una rivelazione divina. L’etica è anche sapere contenere il fuoco.
E guarda che questo non vuol dire censurarsi, reprimersi o diventare finti.
Anzi.
Significa diventare raffinati nell’anima, come un alchimista che sa che non tutto va versato nel calderone, e che il vero potere sta nel trattenere ciò che non serve dire, perché chi è davvero risvegliato non è quello che parla di più… ma quello che sa tacere quando serve.
Che guarda negli occhi e accoglie… senza forzare.
Che lascia che l’altro arrivi da sé, nel suo tempo, nel suo passo, nella sua verità.
Tutto per arrivare al sesto chakra che non è solo visione.
È trasparenza.
E in quella trasparenza cade la grande illusione: che l’altro sei tu.
Etica è amare senza possedere.
Aiutare senza invadere.
Essere luce, senza bisogno di abbagliare.
E questa… è un’arte che si impara quando smetti di voler essere il salvatore…
e inizi davvero a diventare Umano.

