di Mariano De Pardi
Ne parla R.Villanova nel video riportato sotto, quale illustre mago-alchimista pugliese oggi residente a Bangkok.
E ne parla a buon diritto, essendo lui stesso formidabile marzialista che ha conseguito eccellente padronanza nell’Aikido, nel KungFu e nel Karate.
Egli, ha reso pubblico un documento riservato a un ordine iniziatico, spiegando che le arti marziali trapiantate nel contesto occidentale, hanno perduto l’originario legame con la Tradizione Spirituale Orientale.
Le arti marziali in Occidente sono ridotte a mero fatto sportivo o peggio ancora, a mezzo per gonfiare il proprio ego sentendosi più forti degli altri. Qui il Villanova accenna all’esecrabile episodio che vide protagonisti i Fratelli Bianchi: due arroganti brutali, esaltati dalla MMA, tatuati e bombati di steroidi, che se la presero con un povero e gracile ragazzino ammazzandolo di botte.
Il Mago di Manduria fa notare che ogni scuola di arti marziali fa capo a una egregora sovrasensibile, la quale si nutre dell’energia psicofisica dei praticanti e della devozione che hanno nei confronti del maestro, oltre alle quote associative di denaro, che sono anch’esse una forma di energia.
Le cinture colorate per definire il livello dei praticanti sono una invenzione relativamente recente (del secolo scorso) e non fanno parte della Tradizione Antica.
Il Villanova rimarca che dal punto di vista energetico, non è salutare praticare dentro palestre affollate, perché respirando il sudore altrui si inquina il proprio corpo eterico. A tal uopo egli raccomanda dei riti preventivi di schermatura magica.

