LE GUERRE NON NASCONO NEI PALAZZI

di Giada Aghi

Le guerre nascono quando il popolo accetta di combatterle.

È facile puntare il dito contro i governi, contro chi brama potere e denaro, contro chi ordina e decide. Ma la verità è più scomoda: i governi non hanno nessun potere senza di noi.

Le armi non si sparano da sole.

I carri armati non si muovono da soli.

Chi preme il grilletto, chi invade, chi distrugge… siamo sempre noi, il Popolo.

E allora, di chi è la colpa?

Non di chi resta seduto nella sua poltrona dorata, ma di chi obbedisce.

Non di chi firma un documento, ma di chi, illuso di non avere scelta, va a combattere al suo posto.

E mentre noi ci raccontiamo che non c’è alternativa, la guerra divora vite.

Non sono solo soldati a cadere. Sono bambini che muoiono di fame, neonati strappati dalle braccia delle madri, intere famiglie cancellate da una bomba.

Ci sono ospedali distrutti, medici che non hanno più medicine, padri che scavano a mani nude tra le macerie per ritrovare un corpo piccolo da stringere ancora una volta.

Succede ora, in tanti angoli del mondo dimenticati. Succede ogni giorno, sotto i nostri occhi.

E ogni volta che il popolo accetta di combattere, ogni volta che qualcuno obbedisce, quel sangue è anche sulle nostre mani.

È amaro da dire, ma è così… se ci sono guerre è perché noi lo permettiamo.

Siamo noi a reggere questo gioco crudele, convinti che sia inevitabile, convinti di portare catene. Ma quelle catene esistono solo perché accettiamo di portarle.

I potenti non hanno nessuna forza senza il consenso del popolo. Nessuna.

Se i soldati dicessero NO, se i cittadini dicessero NO, se i popoli interi si rifiutassero di combattere, allora i governi non potrebbero nulla.

Perché loro non hanno mai combattuto. Loro non hanno mai rischiato la pelle. Loro si nutrono delle vite degli altri.

Il potere, quello vero, è nostro. Ma ce ne dimentichiamo. Preferiamo lamentarci, piangere, accusare.

E intanto siamo noi stessi a imbracciare le armi, a firmare compromessi, a obbedire senza fiatare.

Il giorno in cui il popolo dirà BASTA, quel giorno le guerre finiranno.

Non perché lo decide un governo, non perché lo firma un trattato, ma perché senza di noi nessuno può combatterle.

È tempo di smettere di sentirci vittime. È tempo di riconoscere la verità più scomoda di tutte:

se il mondo è così, è perché lo permettiamo.

E se vogliamo che cambi, dobbiamo essere noi a fermarci. Noi a dire stop. Noi a rifiutare.

Solo allora cadranno davvero le poltrone e chi vi siede sopra resterà nudo, senza armi, senza potere, senza difese.

LE GUERRE NON NASCONO NEI PALAZZI
LE GUERRE NON NASCONO NEI PALAZZI

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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