di Andrea Cecchetto
L’unità di tutti i movimenti è immutabile.
L’unità di tutte le differenze è l’identico senza forma.
Si risolva la molteplicità nell’Unità indivisa del “Tutto”, e si veda come il movimento non differisce dall’immutabilità, ma solo da altro movimento, e come la differenza non differisce dall’identità, ma solo da altra differenza. Si possono, certo, comparare – e finanche opporre – gli aspetti fra di loro, ma non gli aspetti con l’intero, in quanto ogni aspetto non è una “parte” [abbiamo infatti eliminato la struttura, che è una nostra descrizione categoriale, per esaminare la Realtà indivisa], ma bensì l’intero considerato da una determinata “prospettiva”.

