a cura di Muhammad Faisal Ali
Nella prospettiva di ʿIrfān (misticismo islamico) e Sufismo (ta ṣawwuf), il concetto di luce oscura ( النور الظلماني – al-n ūr al- ẓulmān ī) denota la realtà ultima ( الحقيقة المطلقة – al- ḥaq īqa al-mu ṭlaqa) che trascende ogni nome ( اسم – ism) e ogni integrazione/delimitazione ( تعيّن – ta ʿayyun); è chiamato “oscurità” perché nulla può essere conosciuto, percepito o descritto a riguardo; esso si trova assolutamente al di là di ogni concettualizzazione, attributi e esistenza relazionale; questo è il regno dell’Assoluto ( المطلق – al-mu ṭlaq), l’origine di tutti.
Il primo livello di integrazione ( التعيّن الأول – al-ta ʿayyun al-awwal) è conosciuto come la stazione dell’unità ( مقام الأحدية – maqām al-a ḥadiyya); in questa fase, c’è una sola integrazione, vale a dire che non ha alcuna integrazione; pura unità assoluta, completamente libera da molteplicità, differenziazione, attributi o relazionalità; questa è la realtà in cui l’esistenza è indivisa e velata, eppure il potenziale per tutti i nomi e le forme risiede in esso in perfetto occultamento.
La fase successiva è la stazione dell’Unità ( مقام الواحدية – maqām al-wā ḥidiyya); qui, i Nomi Divini ( الأسماء الإلهية – al-asmā ʾ al-ilāhiyya) e gli Attributi ( الصفات – al- ṣifāt) iniziano a manifestarsi in forme luminose e intelligibili; la luce si irradia pienamente e le realtà della creazione emergono in potenzialità all’interno dei Nomi Divini; questo è il regno di tajall ī ( تجلّي – manifestazione) dove l’assoluto nascosto inizia a rivelarsi in gradi, formando il ponte tra la realtà nascosta e il mondo contingente.
La manifestazione più completa e perfetta ( التجلّي الكامل) di questa ‘stazione di Unità’ nel regno creato (cioè خارج صقع – khārij ṣuq ʿ al-rub ūbiyya, fuori dal dominio divino della Signoria) è l’Umano perfetto ( الإنسان الكامل – al-insān al-kāmil); l’Umano Perfetto riflette tutti i livelli delle realtà divine e agisce come il luogo terreno della governance divina (rub ūbiyya – signoria); i Profeti e gli Imam sono le manifestazioni archetipiche di questo principio, ognuno perfetto nel suo grado di riflessione della realtà divina.
L’attuale manifestazione vivente ( تجلّي) di questo principio esistenziale è il dodicesimo successore ( الخليفة الثاني عشر – al-khal īfa al-thān ī ʿashar) del profeta Mu ḥammad ( صلى الله عليه وسلم), il suo undicesimo pronipote conosciuto come al-Imām al-Mahd ī ( عجل الله فرجه); è l’attuale locus terreno dell’Umano Perfetto, attraverso che le realtà nascoste e manifesta del Divino continuano a scorrere, sostenendo l’ordine cosmico e spirituale.

