a cura di Associazione Italo-Egiziana Eridanus
5 Settembre 2025
Le recenti dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui sarebbe pronto ad aprire il valico di Rafah dal lato palestinese ma che l’Egitto lo chiuderebbe immediatamente dal suo lato, hanno suscitato una dura reazione al Cairo.
L’esperto di sicurezza nazionale egiziano Mohamed Makhlouf, in una recente intervista, ha sottolineato come le parole del premier israeliano rappresentino un’ammissione diretta e inequivocabile: non è l’Egitto a bloccare gli aiuti verso Gaza, ma Israele .
Makhlouf ha evidenziato che le parole del premier israeliano smascherano due falsità:
1. La narrativa israeliana che da mesi attribuisce all’Egitto la responsabilità della chiusura del valico.
2. Le accuse dei Fratelli Musulmani, che hanno promosso proteste internazionali davanti alle ambasciate egiziane accusando il Cairo di “affamare Gaza”.
“Con arroganza e stupidità politica – ha dichiarato Makhlouf – Netanyahu ha ammesso che il lato egiziano del valico è sempre aperto. Israele controlla e blocca l’ingresso degli aiuti, mentre l’Egitto è pronto a trasferirli immediatamente verso Gaza”.
●Dal 7 ottobre l’Egitto ha garantito circa l’80% degli aiuti umanitari entrati nella Striscia, con migliaia di camion pronti sul lato egiziano di Rafah ma bloccati dall’occupazione israeliana.
●Oltre all’assistenza umanitaria, il Cairo sta giocando un ruolo di primo piano sul piano diplomatico:
●Ha promosso colloqui con la comunità internazionale e i partner regionali.
Il generale Hassan Rashad, capo dell’intelligence egiziana, ha incontrato il suo omologo turco per discutere di un cessate il fuoco sostenibile con il supporto dei mediatori internazionali, in particolare Qatar ed Egitto stesso.
Secondo Makhlouf, Israele non cerca una soluzione politica, ma punta a:
●Imporre nuovi fatti sul terreno.
●Sfrattare i palestinesi dalla loro terra.
●Trasformare il valico di Rafah in uno strumento di deportazione, prospettiva che l’Egitto rifiuta categoricamente.
“Le distruzioni sistematiche, i ritardi negli aiuti e l’uccisione dei civili non sono casuali, ma parte di un piano volto a costringere la popolazione a fuggire, così da giustificare il controllo totale su Gaza”, ha affermato l’esperto.
Makhlouf ha ricordato una dichiarazione pubblica del Primo Ministro palestinese, raccolta dai principali media internazionali davanti al valico di Rafah:
“Grazie all’Egitto, al suo popolo e alla sua leadership per il grande sostegno. È Israele che sta chiudendo Rafah dal lato palestinese, mentre l’Egitto non lo ha mai chiuso completamente”.
Questa testimonianza, ha sottolineato Makhlouf, conferma il ruolo centrale del Cairo nel sostenere la popolazione palestinese, smontando le accuse dei Fratelli Musulmani e delle campagne orchestrate contro l’Egitto.

