a cura di Salvatore Penzone
10 settembre 2025 — Un silenzioso campo di battaglia è appena scoppiato nell’Africa occidentale. Il governo militare del Burkina Faso ha ufficialmente chiuso il progetto di Bill Gates sulle zanzare geneticamente modificate, smascherandolo come un esperimento segreto di controllo del DNA camuffato da “prevenzione della malaria”. Ciò che i globalisti pensavano sarebbe rimasto nell’ombra è stato ora portato alla luce.
Target Malaria, gestito dall’Imperial College di Londra e finanziato dalla Fondazione Gates, non ha mai avuto come obiettivo salvare vite umane. Si trattava di riscrivere i genomi e affermare il dominio biologico sugli ecosistemi. Gli organismi geneticamente modificati sono stati progettati per ignorare la selezione naturale, forzando tratti manipolati in intere specie. Questa non era politica sanitaria. Era colonizzazione biologica. E il Burkina Faso ha detto di no.
Il 23 agosto, dopo il rilascio di zanzare modificate in laboratorio meno di due settimane prima, il governo del capitano Ibrahim Traoré ordinò la chiusura del programma e pretese la distruzione di tutti i campioni. Non si trattava di una regolamentazione, ma di una sfida. Una linea di demarcazione contro l’eugenetica 2.0. E con il Burkina Faso sempre più vicino a Russia, Iran e BRICS, il messaggio all’Occidente era chiarissimo: l’Africa non servirà più da banco di prova per gli esperimenti globali sul DNA.
La storia dimostra che questa non è la prima volta che la biotecnologia sostenuta da Gates si è fatta beffe di Dio. In Brasile, nel 2018, si sono verificati casi di malformazioni congenite inspiegabili dopo il rilascio di zanzare da parte di Oxitec. Nigeria e Uganda hanno dovuto affrontare sperimentazioni segrete di editing genetico camuffate da “salute pubblica”. Documenti trapelati dall’OMS hanno dimostrato che il consenso era stato falsificato e la supervisione occultata. Ora, il 2025 segna l’anno in cui una nazione africana ha finalmente chiuso la porta, e le altre stanno a guardare.
(…) Le indagini sui legami di Gates con la ricerca biologica del Pentagono e con i test di somministrazione di mRNA tramite zanzare stanno accelerando. Le rivelazioni sono sbalorditive: insetti progettati non solo per sterilizzare le specie, ma anche per iniettare silenziosamente carichi sperimentali negli esseri umani.
Il rifiuto del Burkina Faso ha innescato una reazione a catena. La Tanzania sta indagando sui programmi vaccinali finanziati da Gates e legati alle zanzariere. Il Mali ha sospeso i cerotti anticoncezionali iniettabili con tracciamento a punti quantici. Il Sudafrica sta mettendo in discussione i test di fertilità basati su CRISPR, introdotti nelle comunità rurali. I paesi BRICS stanno ora discutendo apertamente di un divieto totale sugli organismi geneticamente modificati. La situazione sta cambiando.
Il silenzio della Fondazione Gates di fronte all’ordinanza del Burkina Faso la dice lunga. I media mainstream non riescono più a contenere le ricadute. I fact-checker controllati stanno crollando. La verità sta emergendo: la guerra non è mai stata una questione di zanzare, ma di controllo molecolare dell’umanità stessa.
Questo è solo l’inizio. Il Burkina Faso ha acceso la miccia, ma l’esplosione è globale. (…) L’Africa si sta sollevando e il cavallo di Troia genetico dell’élite è stato messo a terra. Ciò che verrà dopo è la demolizione dell’intero programma di controllo biologico.
Non saremo iniettati. Non saremo tracciati. Non saremo riscritti. E da Washington a Ouagadougou, la gente sta finalmente dicendo di no.

