LA TRAPPOLA DELL’INCLUSIONE

di Resistenza Popolare

Inclusione è un bel nome che rimbalza ovunque nel mondo della scuola e che significa, nella neolingua della oligarchia che ci governa: abbassamento di obiettivi e risultati assecondando limiti e fragilità, pigrizia e incostanza dei singoli studenti e, per solidarietà, di tutti gli altri. Una asticella piazzata rasoterra, invece che uno stimolo a raggiungere obiettivi elevati.

Questo è un modo subdolo per non affrontare i veri problemi: producendo egualitarismo dell’ignoranza interno alla scuola che si traduce fatalmente al suo esterno in differenziazione classista (Gramsci, anche in questo ci aveva visto molto lungo).

Ad assecondare questa tendenza al ribasso contribuisce il fiorire di certificazioni di ogni genere da apporre a vita sugli studenti, per ipermedicalizzarli, facilitarli, esentarli dallo studio approfondito. Le più comuni sono BES (Bisogni educativi speciali) e DSA ( Disturbi specifici dell’ apprendimento). Vengono elargite con facilità dalla sanità privata a chiunque paghi. Una mangiatoia ricchissima per i privati, da professionisti, ai produttori di software e prodotti digitali educativi.

In questo quadro da incubo INDOVINATE UN PO’, lo status della famiglia di provenienza diventa decisivo per il destino degli alunni.

LA TRAPPOLA DELL’INCLUSIONE
LA TRAPPOLA DELL’INCLUSIONE

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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