IL MOMENTO DI DIRE BASTA È OGGI

di Mario Adinolfi

28 Settembre 2025

Zelensky poche ore fa se ne esce così, a freddo: “Prossimo obiettivo dei droni russi potrebbe essere l’Italia”. Perché lo dice? Per suscitare paura nel popolo italiano, dipingere la Russia come nostro nemico intenzionato prima o poi ad attaccarci, stimolando dunque la continuità nella fornitura di armamenti per la sua guerra senza la quale senza dubbio perderebbe il potere perché gli ucraini non sopportano più la sua dittatura. Zelensky fa l’elenco dei Paesi a suo avviso minacciati da Mosca: Polonia, Norvegia, Danimarca, Svezia, Romania, Olanda, Estonia, Lettonia, Lituania. E lì scatta l’aggiunta furbastra: “Il prossimo potrebbe l’Italia, Putin sta testando ciò che gli europei hanno”.

Il governo italiano si è limitato a una reazione blanda: “Mi auguro che questo non accada, non credo che Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale”, ha detto Tajani. Questi ministri del governo Meloni mi sembrano tutti Biancaneve, tipo Crosetto che manda le navi militari italiane a scortare la Flotilla in un altro scenario di guerra. Non è più tempo di ingenuità, ora per l’Italia deve arrivare il tempo delle parole chiare: c’è chi vuole il caos perché trae vantaggio dal caos in termini di potere, perché la guerra li nutre e invece il popolo italiano ha interessi opposti.

Non più un proiettile a Zelensky per far proseguire quell’inutile strage, basta sanzioni alla Russia perché non è un nostro nemico ed è totalmente da cretini far sì che lo diventi, così come è folle mandare navi militari a sostenere e fronteggiare una palese provocazione alle forze di difesa israeliane. Leggo che il governo italiano e addirittura Mattarella tratterebbe con la portavoce Maria Elena Delia il sostegno alla Flotilla, la stessa Delia che per mesi inneggiava alle uccisioni dei ragazzi israeliani, esprimendo “sconfinata ammirazione” per chi ne ammazzava tanti con atti di terrorismo che lei chiamava “di resistenza”. Ma davvero vogliamo insultare così, trattando questa fiancheggiatrice del terrorismo peggiore come interlocutrice del governo?

Qualcuno nell’esecutivo Meloni si è bevuto il cervello, questi vogliono solo scatenare il caos in Italia e in Europa provocando Israele per ottenere un incidente con le forze di difesa di Tel Aviv e magari farci scappare il morto. E noi trattiamo con gente così cinica? Basta, basta, basta giocare con il fuoco. Il sostegno a Zelensky è interesse di Zelensky, contrario all’interesse del popolo italiano; trattare la Russia come un Paese nemico è contrario agli interessi del popolo italiano; sostenere addirittura con la marina militare la Flotilla di fiancheggiatori dei terroristi come questa loro portavoce è contrario agli interessi del popolo italiano; provocare Israele per arrivare ad un incidente è interesse della Flotilla e della sinistra italiana per scatenare il caos nel nostro Paese e ciò è contrario agli interessi del popolo italiano.

Giorgia Meloni, ora basta coi messaggi ambigui: non più un proiettile italiano a Zelensky per una guerra che serve solo a lui, non più un marinaio italiano per proteggere un’azione di fiancheggiamento ai terroristi propal la cui finalità è il caos nelle nostre strade e anche nelle nostre istituzioni. Il segno è stato oltrepassato in queste ore, con la provocazione di Zelensky sui russi che ci attaccherebbero e con l’arrivo in Italia della portavoce della Flotilla che ammira “sconfinatamente” chi uccide con atti terroristici ragazzi israeliani. Ora bisogna allontanarsi dal fuoco perché altrimenti ci bruciamo: nel caos e nella guerra ci finiremo davvero e sarà responsabilità di un governo che non ha capito quando era arrivato il momento di dire basta. E quel momento è oggi.

IL MOMENTO DI DIRE BASTA È OGGI
IL MOMENTO DI DIRE BASTA È OGGI

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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