a cura di Giuseppe Aiello
“La ḥilm significa rispondere, quando si ha il potere, a un’azione malvagia con un’azione buona.
Significa non dar spazio alla propria collera, ma rafforzare la propria ragione.
Dio Altissimo dice: *«Non sono uguali la buona azione e la cattiva azione. Respingi [il male] con ciò che è più bello, e allora colui tra te e il quale vi è inimicizia, diventerà un amico leale»* [Corano 41:34]. …
E si è detto: *«Il *ḥalīm** (colui che è indulgente) non è colui che è mite quando subisce un’ingiustizia e vendicativo quando ha il potere, ma piuttosto colui che, pur essendo stato oppresso, è misericordioso quando ha il potere»*.”
**al-Nuwayrī**
—-
(Non è l’invito a porgere l’altra guancia, ma a fare il bene a chi si comporta male. La potenza del bene trasforma gli uomini e i loro rapporti. Le condizioni alle quali ci si può aspettare questa metamorfosi, e la realtà di coloro che possono aspettarsela, sono precisate nel versetto seguente).

